SASSICAIA DE LA TENNUTA SAN GUIDO,
UNO DEI VINI PIÙ ICONICI DELA TOCANA

Amante dei vini pregiati, il marchese Mario Incisa della Rocchetta fu sedotto da un vino italiano il cui bouquet gli ricordava un vecchio vino di Bordeaux. Da allora in poi, l'ambizione di questo aristocratico era di produrre un vino toscano che potesse competere con i più grandi nomi di Bordeaux.
Dopo il suo matrimonio nel 1942 con Clarice della Gherardesca, Mario Incisa della Rocchetta si stabilì sulla costa tirrenica nella superba Maremma toscana.
Un pioniere, Mario Incisa della Rocchetta ha creato la Tenuta San Guido tra Grosseto e Livorno e ha deciso di rompere con il tradizionale sangiovese toscano piantando il Cabernet Sauvignon, cosa che non era mai stata fatta qui.
Questa varietà, che rivela l'espressione aromatica ricercata da Mario Incisa della Rocchetta, è piantata su un terroir toscano pietroso con molte somiglianze con il tipico terreno ghiaioso del Medoc.
Oggi sono il marchese Nicolò Incisa della Rocchetta e sua figlia Priscilla che continuano la tradizione di questa tenuta, i cui vigneti coprono 75 ettari.
Sassicaia, un vino unico
Appassionato e visionario, Mario Incisa della Rocchetta ha dato vita al Sassicaia ("luogo di pietre" in italiano), un vino che è diventato iconico e rivaleggia con i vini più prestigiosi del mondo.
Dal 1948 al 1967 il Sassicaia fu prodotto solo per il consumo privato della famiglia, ma Mario Incisa della Rocchetta si rese conto che nel tempo il vino avrebbe sviluppato note evolutive che gli avrebbero conferito una struttura e una tavolozza aromatica di grande finezza, garantendo una qualità e un potenziale di invecchiamento eccezionali.
Per affinare la qualità del suo vino, Mario si fa consigliare da suo cugino Piero Antinori, discendente dell'illustre famiglia di commercianti di vini, e dall'enologo Giacomo Tachis. La sua ricerca dell'eccellenza comprende la diversificazione dei vitigni, il controllo delle rese e i cambiamenti nei metodi di maturazione.
Il Cabernet Franc è stato piantato nella tenuta oltre al Cabernet Sauvignon, e il processo di vinificazione è stato effettuato secondo il know-how di Bordeaux.
Il 1968 è la prima annata svelata al grande pubblico. Questo vino ha sorpreso tanto quanto ha affascinato e la critica internazionale è stata molto entusiasta. Da allora, ogni uscita di una nuova annata di Sassicaia è un evento per gli amanti dei grandi vini italiani.
Sassicaia, un grande vino da un mosaico di terreni eccezionali
Il vigneto Sassicaia è piantato su un mosaico di terreni con una tipologia varia che contribuisce alla firma di questo vino eccezionale. L'importante presenza di terreni calcarei, argillosi e sassosi favorisce un radicamento profondo e un apporto idrico sufficiente per tutto il vigneto.
Le vigne sono situate ad un'altitudine di circa 100 a 400 metri sul livello del mare, con una densità di 3.600 a 5.550 viti per le vigne più vecchie e circa 6.200 viti per quelle più giovani.
Nel 1983, la Tenuta San Guido è stata la prima tenuta in Italia ad ottenere la propria denominazione con la consacrazione della D.O.C Bolgheri Sassicaia.
Sassicaia, una scelta visionaria all'alba di una nuova pagina della storia dei vini italiani
La Tenuta San Guido fu un pioniere nel 1942 quando decise di piantare un vitigno diverso da quelli usati nella produzione dei vini toscani, ed è considerata la tenuta che ha dato vita ai "supertuscan" quasi trent'anni dopo.
Infatti, negli anni '70, alcuni viticoltori toscani decisero di rompere con i disciplinari delle denominazioni italiane per esaltare l'espressione dei loro terroir attraverso metodi innovativi di coltivazione e vinificazione.
Riconosciuti dal critico Robert Parker, questi vini sono rapidamente chiamati i "supertuscan".
Sassicaia, uno stile unico riconosciuto oltre i confini
Sassicaia è una delle etichette più iconiche del vino italiano, riconosciuta dalla critica per la sua qualità ed estrema finezza. L'annata 2015 è stata votata come miglior vino del mondo da Wine Spectator e l'annata 2016 è stata valutata 100/100 da Robert Parker.
Questo vino complesso e aromatico combina potenza, struttura e tannini eleganti con una lunghezza e un potenziale d'invecchiamento eccezionali.
Dal 2000 la Tenuta San Guido ha ampliato la sua gamma, offrendo il suo secondo vino, il Guidalberto, un blend di Cabernet Sauvignon, Merlot e Sangiovese, e il Difese, un blend di Cabernet Sauvignon e Sangiovese.