Margaux
La denominazione Margaux è sicuramente una delle più prestigiose del vigneto di Bordeaux. Denominazione di origine controllata dal 1954, Margaux copre quasi 1.500 ettari, il che la rende la più...Mostra di più
Margaux AOC, il più delicato dei vini dell’Haut-Médoc
Estesa a 25 chilometri a nord di Bordeaux, la denominazione Margaux AOC è una delle più celebri dell’intero vigneto bordolese. Al suo interno si concentra il più alto numero Grand Cru Classé del 1855. Il terroir e il know-how sono i segreti del successo mondiale di una denominazione leggendaria.
Margaux AOC, il prestigio del Médoc
I Margaux sono tra i vini rossi francesi più apprezzati e noti al mondo. Sulla riva sinistra della Garonna, condivide alcune caratteristiche della sua zona di origine, il Médoc, mentre altre sono più o meno accentuate. Una piccola denominazione, ma dall’identità ben caratteristica.
Zona di castelli fin dal medioevo, anche se non ancora dediti alla viticoltura, la denominazione di Margaux ha una lunga storia alle sue spalle. Situata lungo il corso della Garonna, nei secoli, i vini prodotti dalla regione hanno beneficiato di un florido commercio via fiume. Nel 1855, all’epoca della classificazione ufficiale voluta da Napoleone III, Margaux è la denominazione con il numero più alto di Grand Cru Classé. 21 per l’esattezza, di cui 20 ancora esistenti. Altri due record sono detenuti dall’AOC. Château Margaux (Premier Cru Classé) è l’unica proprietà a condividere il nome con la sua denominazione. Inoltre Margaux ospita il più piccolo cru classé del 1855, Château Ferriere, solo 8 ettari.
Il riconoscimento dell’AOC (Appellation d'Origine Contrôlée) risale al 10 agosto 1954. Negli ultimi decenni la qualità dei vini prodotti nell’AOC ha raggiunto una costanza e un livello straordinari. Si usava dire, con un’espressione al giorno d’oggi politicamente scorretta, che i Margaux sono i più femminili tra i vini del Médoc. Per intendere che sono tra i più delicati, rotondi e voluttuosi.
Le graves e il terroir di Margaux
Il vigneto di Margaux si estende su 1400 ettari e si trova a 25 chilometri a nord di Bordeaux, nella parte meridionale del terroir del Médoc. A potersi fregiare dell’AOC sono solo cinque comuni: Arsac, Cantenac, Labarde, Margaux e Soussans.
Straordinario è il terroir. Il sottosuolo è prevalentemente calcareo, ricoperto dalle cosiddette croupes de graves, un profondo strato di sedimenti pirenaici trasportato nelle ere passate dal fiume Garonna. Si tratta di vaste colline dalle cime arrotondate e basse altitudini. Qui il Cabernet Sauvignon trova il suo terroir ideale, e dove l’argilla si mescola con la sabbia, anche il Merlot si trova perfettamente a suo agio.
La ghiaia in superficie, le graves, ha inoltre un’importantissima funzione termoregolatrice. Infatti il calore dei raggi solari durante il giorno viene immagazzinato dal terreno, che lo riflette e rilascia poi durante la notte. Il tipo di terreno e l’inclinazione permettono un drenaggio perfetto, mentre la povertà del suolo costringe le viti a spingere le radici in profondità. Ciò che rende le piante forti e gli permette di raggiungere i nutrienti più distanti dalla superficie.
Un altro ruolo importante è giocato dal fiume la Gironda, che prende questo nome nel punto in cui la Dordogna e la Garonna si uniscono per poi formare un estuario. La prossimità della denominazione alla Gironda, permette di regolare il clima e addolcire le temperature. Questo fa di Margaux una delle denominazioni più calde della riva sinistra. La sua posizione permette di avere una maturazione dell’uva a volte più precoce che nelle altre AOC.
Qui, al contrario dei vicini Saint-Julien, Saint-Estèphe e Pauillac, dove le proprietà possiedono principalmente parcelle di vigna vicine, a Margaux è piuttosto comune per gli château avere parcelle disperse e circondate da quelle dei rivali.
Il savoir-faire nell’AOC Margaux
Nella denominazione di Margaux, come su tutta la riva sinistra, la Rive Gauche, di Bordeaux il vitigno principe è il Cabernet Sauvignon. Quest’uva occupa circa il 50% della superficie dei vigneti degli châteaux dell’AOC. Essa porta gli aromi fruttati e l’imponente struttura tannica, tipica dei vini bordolesi della riva sinistra.
Se Margaux si è guadagnata la fama di vino più delicato del Médoc è però perché un’importanza notevole è donata a un altro vitigno bordolese, che di solito è il protagonista della riva destra. Si tratta del Merlot, che con la sua rotondità e golosità viene ad ammorbidire l’austerità del Cabernet Sauvignon. Rimane però minoritario, con un 40% della superficie occupata. Arriva ad essere in parti uguali in certi casi, come per esempio Château Palmer (47%, 47% e 6% di Petit Verdot).
Gli altri vitigni ammessi dal disciplinare di produzione sono il Cabernet Franc, il Carménère, il Malbec e il Petit Verdot. Una piccola produzione di bianco è realizzata da alcuni château che può comprendere 100% Sauvingon Blanc (Pavillon Blanc di Château Margaux) o un assemblaggio tra Sauvignon Blanc e Sémillon (come fanno gli château Prieure Lichine e Cantenac Brown). Questi sono in effetti prodotti nella denominazione Bordeaux AOC e non Margaux AOC.
Una volta raccolte le uve, queste possono essere vinificate in tini di acciaio inossidabile, come a Château Rauzan-Ségla, o misti acciaio e legno, come a Château Margaux. La macerazione può durare dalle 2 alle quattro settimane a seconda delle proprietà e delle annate. L’assemblaggio è, in seguito, un momento estremamente importante, dove l’enologo deciderà le proporzioni dei vari mosti in seguito a una serie di degustazioni.
Secondo il cahier des charges i vini devono a questo punto maturare almeno fino al 1 giugno dell’anno che segue quello della raccolta, anche se di fatto molti produttori praticano élevages molto più lunghi. A seconda del periodo di maturazione subito, il vino può essere messo in vendita a partire dal 1 settembre dell’anno che segue la raccolta. A partire dal mese di aprile, i vini di Margaux sono acquistabili in “anteprima”, ad un prezzo ridotto rispetto a quello che sarà il prezzo dopo la release sul mercato. Infatti fanno parte del sistema dei primeurs, che permette di acquistare i vini sulla Place de Bordeaux, ancora prima della messa in bottiglia. La consegna dei vini avverrà però solo a partire da 18-24 mesi in seguito alla messa in vendita.
Degustare un vino di Margaux
Alla degustazione si presentano come vini voluttuosi e generosi. Sui frutti rossi durante la loro giovinezza, l’età apporta una grande complessità. Note di boisé e torrefazione vanno ad aggiungersi al bouquet. Rotondi e golosi, si completano in un finale piacevolmente grasso.
La tannicità e l’acidità di questi vini permettono loro di riposare per lunghi anni in cantina. Benché raggiungano la maturità sicuramente prima di denominazioni come Pauillac e Saint-Julien, il potenziale d’invecchiamento è notevole e si considera che la maturità ottimale sia raggiunta dopo almeno una decina di anni.
L’abbinamento cibo/vino più tradizionale è indubbiamente con un entrecôte alla bordolese, ma si accompagna bene a tutte le carni rosse.