La Maison Deutz fu fondata nel 1838 a Aÿ da due prussiani, tra cui William Deutz. Uno era mercante di vini, l'altro di champagne. Già prima di avere il proprio Champagne e le proprie vigne, già...Mostra di più
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Aÿ, il cru più celebre della Champagne, ospita la Maison di Champagne Deutz da 180 anni. Da allora il grande savoir-faire della casa ha dato prova di una qualità.
La storia della casa inizia nel 1838, quando due imprenditori prussiani decidono di unire le forze. Essi creano un commercio di champagne nel cuore stesso della regione viticola, ad Aÿ. William Deutz e Hubert Geldermann, entrambi commercianti ad Aix-La-Chapelle, cominciano così a comprare parcelle e a fare il loro vino. È questo il principio di una grande avventura enoica, che li porta subito a far viaggiare i loro prodotti al di fuori dei confini nazionali. Fin dagli esordi, infatti, la casa punta molto sull’esportazione. Negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Russia non tardano ad arrivare le prime bottiglie del delizioso nettare.
Finito il tempo dei padri, sono i figli a ereditare la terra e il negozio. René Deutz e Alfred Geldermann contribuiscono enormemente allo sviluppo della casa, così come la generazione successiva a sua volta: René Lallier e Charles Van Cassel. Ormai la maison fa parte dell’universo delle migliori referenze della Champagne, inoltre uno dei membri fondatori del Sindacato delle Grandi Marche.
Il XX secolo segna una battuta di arresto per la proprietà, come d’altronde per molte altre in questo stesso periodo. La fillossera, la grande depressione economica di inizio secolo, la Prima e poi la Seconda guerra mondiale, marcano un rallentamento nella crescita, se non, in certi momenti, delle vere e proprie difficoltà. L’intero vigneto della Champagne, nel primo dopoguerra arriva a misurare 12.000 ettari. La proprietà mostra una grande determinazione e supera gli inconvenienti legati alla mancanza di denaro e di uomini. Negli anni ’50 riesce a mantenersi su una media di 200.000 bottiglie l’anno.
Grosse novità arrivano nell’ultimo ventennio del secolo. Nel 1988 Deutz crea una partnership con un produttore della Nuova Zelanda, Montana Wines, per produrre spumanti nella regione di Marlborough. È poi nel 1993 che la maggioranza della proprietà viene acquistata dalla maison di champagne Louis Roederer. L’unione ha apportato vantaggi, sia in termini economici che di perfezionamento del savoir-faire ad entrambe le case, Senza però mescolare le loro identità. Queste restano orgogliosamente indipendenti e uniche.
Oggi la proprietà è diretta da Fabrice Rosset, Raccoglie il testimone nel 1993 e da più di vent’anni la conduce con passione e l’obiettivo dell’eccellenza.
“Vin d'Ay, Vinum Dei” recita un gioco di parole di Guy Patin. Nel villaggio di Aÿ, a nord-est di Épernay, vivono ancora i discendenti del fondatore William Deutz, arrivati ormai alla sesta generazione. Qui vi possiedono 42 ettari di vigne, nonché una magnifica villa la cui costruzione risale all’inizio del secolo scorso.
La maison di champagne Deutz si approvvigiona con uve che provengono da un vigneto esteso su quasi 200 ettari. 80% esso è su denominazioni Grand Cru o Premier Cru. I terroir, principalmente calcarei e marnosi, sono benedetti dal clima fresco, Esso è all’origine dell’acidità e della vivacità tipica delle bollicine più amate al mondo.
I vitigni rossi sono rappresentati da Pinot Meunier (35%) e Pinot Nero (65%) che è senz’alcun dubbio il vitigno principe della casa. Per i bianchi, ça va sans dire, lo Chardonnay la fa da padrone indiscusso. La preziosa materia prima viene rigorosamente raccolta a mano, come previsto da disciplinare, al fine di preservare l’integrità delle uve e di selezionare solamente quelle al perfetto stadio di maturità. Grazie al savoir-faire champenois, tramandato di generazione in generazione, Deutz raggiunge ogni anno livelli di qualità indiscutibili. La politica di produzione ragionata e di limitazione dei rendimenti va di pari passo con procedure il più rispettose dell’ambiente possibile.
La selezione parcellare viene meticolosamente rispettata lungo tutta la filiera e ogni parcella trattata secondo la sua specifica situazione. Le vinificazioni alla Maison Deutz avvengono in tini di acciaio inossidabile e a temperature controllate. La seconda fermentazione avviene seguendo il tipico metodo champenois, cioè in bottiglia. A questo punto la capacità di attendere e pazientare si rivela cruciale. Lo chef de cave, Michel Davesne, membro della sesta generazione della famiglia Deutz, veglia sul riposo delle pregiate bottiglie. Solo dopo un affinamento sur lies (sulle fecce) lungo anni, queste riveleranno finalmente il loro leggendario potenziale.
Producendo sia champagne millesimati che non millesimati, la ricerca del perfetto equilibrio e di una qualità costante è la sfida che si affronta, annata dopo annata, in cantina. Lo stile Deutz deve sempre essere riconoscibile e, di fatto, non delude mai.
Cavallo di battaglia della casa, vale la pena prenderlo ad esempio per illustrare lo stile degli champagne Deutz. Il Brut Classic di Deutz è uno champagne non millesimato, ciò che ne fa un testimone di una qualità, che, a prescindere dall’aleatorietà delle condizioni dell’annata, rappresenta appieno il continuo perseguimento dell’eccellenza della casa. L’assemblaggio di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier è tutto giocato sulla ricerca dell’equilibrio.
Un calice di Brut Classic rivela un perlage finissimo e persistente ed emana un bouquet di una complessità avvincente. Si rincorrono le fragranze di fiori di acacia, mela renetta, pasticceria e, su tutte, le burrose note di brioche. Al sorso, lo champagne mostra una texture setosa di grande eleganza, mentre il bilanciamento tra freschezza, frutto e densità sprigiona il fascino senza tempo dei verdi vigneti champenois. La finezza, la golosità e l’ariosità sono caratteristiche immancabili dello stile Deutz.