Dominando l’ingresso dell’appellazione Margaux dalla sua collina nel Médoc, Château Lascombes incarna con raffinatezza e costanza il suo status di 2ᵉ Grand Cru Classé dal 1855.
Posizione e superficie del vigneto
Situato a Margaux, sulla riva sinistra della Gironda, Château Lascombes gode di una posizione privilegiata nel cuore delle tipiche terrazze ghiaiose di questa prestigiosa denominazione.
Il suo vigneto si estende per 120 ettari in AOC Margaux, a cui si aggiungono 10 ettari in AOC Haut-Médoc, rendendolo uno dei più vasti tra i Crus Classés del 1855. Piantato sulle parcelle più ambite dell’appellazione, in particolare sulla collina più alta del comune, beneficia di condizioni ideali per la viticoltura.
Storia della tenuta
Château Lascombes deve il suo nome al suo primo proprietario, il cavaliere Antoine de Lascombes, nato nel 1625. Alla fine del XVIII secolo, Jean-François de Lascombes, allora consigliere al Parlamento di Bordeaux, mise a frutto la sua fortuna per elevare la tenuta tra i più grandi nomi del vino. L’attuale castello, costruito nel 1867, è opera dell’avvocato Chaix d’Est Ange.
Una svolta decisiva si ebbe nel 1952 con l’acquisizione della tenuta da parte di Alexis Lichine. Questo visionario intraprese una vasta ristrutturazione del vigneto e modernizzò le infrastrutture tecniche, infondendo una nuova energia alla proprietà.
Dopo aver conosciuto diversi proprietari nel corso dei decenni, Château Lascombes appartiene oggi alla famiglia Lawrence. In questa continuità, la tenuta sta attualmente intraprendendo una nuova era sotto la guida di un direttore generale di fama internazionale: Axel Heinz. Figura emblematica della viticoltura toscana per quasi vent’anni, questo grande nome del vino aspira a inscrivere Château Lascombes nella più pura tradizione di Margaux, infondendogli al contempo un’energia nuova, rivolta al futuro.
Tutto ciò che bisogna sapere sul terroir
Geologia
Château Lascombes si distingue per un’eccezionale varietà di suoli all’interno dell’appellazione Margaux a Bordeaux. Il vigneto è suddiviso in tre aree equilibrate: una collina ghiaiosa, perfettamente adatta a cabernet sauvignon e petit verdot; ghiaie argillose che accolgono sia merlot sia cabernet sauvignon; e suoli argillo-calcarei ideali per l’espressione del merlot. Questa ricchezza geologica conferisce ai vini della tenuta una complessità e una gamma aromatica notevoli, vera firma di Château Lascombes.
Clima
Come tutta l’appellazione Margaux, Château Lascombes beneficia di un clima oceanico temperato, caratterizzato dall’effetto termoregolatore della vicinanza all’oceano e all’estuario della Gironda.
Vitigni
Una delle peculiarità di Château Lascombes è la sua composizione varietale, dominata dal merlot. Questo vitigno maggioritario è completato da cabernet sauvignon e petit verdot, che apportano struttura e complessità all’assemblaggio.
Vinificazione e affinamento
Grazie a una viticoltura di altissima precisione e a vinificazioni delicate, effettuate per infusione nella cantina gravitazionale inaugurata con l’annata 2021, i vini di Château Lascombes rivelano tutta la singolarità del loro terroir. Qualità, complessità, diversità: ogni cuvée riflette fedelmente l’espressione del frutto di ogni parcella, sublimata dall’influenza unica di ciascuna annata.
Stile dei vini
Finezza del frutto, approccio parcella, complessità dei suoli, unicità dell’annata... la tenuta crea vini eccezionali, in cui “la natura regna”, come ricorda Axel Heinz.
Dietro questa filosofia si celano creazioni sublimi. Proveniente in prevalenza da cabernet sauvignon e ancorato al terroir storico della tenuta, il Grand Vin di Château Lascombes incarna con splendore la tradizione del Médoc. Esprime una potenza raffinata, una profondità notevole e una complessità ed equilibrio che si rivelano pienamente dopo diversi anni di invecchiamento.
Il secondo vino, omaggio al fondatore Chevalier de Lascombes, seduce con il suo fascino, la sua consistenza setosa e l’eleganza tipica di un grande Margaux.
Château Lascombes incarna da secoli l’eccellenza dell’appellazione Margaux. La ricchezza dei suoi terroir, l’estensione del suo vigneto e la qualità dei suoi vini ne fanno uno dei fiori all’occhiello della regione bordolese. Spinto da una nuova dinamica, il dominio sembra oggi più che mai destinato a figurare tra le più grandi referenze di Margaux, proseguendo un prestigioso retaggio avviato nel XVII secolo.