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Vini rosati

Compagni perfetti per le serate estive, le cene in famiglia o con gli amici, i vini rosé hanno creato un posto per se stessi e non hanno nulla da invidiare alle loro controparti bianche e rosse....Mostra di più

Prodotti (96)
Vini Biologici
Clos Canarelli 2022
325,00 € IVA inclusa
27,08 € / Unità
Château Saint-Maur : L'Excellence 2022
155,00 € IVA inclusa
25,83 € / Unità
Roseblood d'Estoublon 2022
105,00 € IVA inclusa
17,50 € / Unità
Domaines Ott : BY OTT 2022
118,00 € IVA inclusa
19,67 € / Unità
Vini Biologici
Château de Pibarnon 2022
350,00 € IVA inclusa
29,17 € / Unità
Vini Biologici
Château Sainte Marguerite : Fantastique 2022
179,00 € IVA inclusa
29,83 € / Unità
Vini Biologici
Château Peyrassol 2022
115,00 € IVA inclusa
19,17 € / Unità
Vini Biologici
Domaine des Campaux : Les Cannissons 2022
89,00 € IVA inclusa
14,83 € / Unità
Miraval 2022
110,00 € IVA inclusa
18,33 € / Unità
Clos Peyrassol 2022
219,00 € IVA inclusa
36,50 € / Unità
Domaine Saint Andrieu : L'Oratoire de Saint Andrieu 2022
59,00 € IVA inclusa
9,83 € / Unità
Vini Biologici
Château Sainte Marguerite : Symphonie 2022
119,00 € IVA inclusa
19,83 € / Unità
Vini Biologici
#Lou De Peyrassol 2022
65,00 € IVA inclusa
10,83 € / Unità
Vini Biodinamici Biodyvin
Château Romanin 2022
105,00 € IVA inclusa
17,50 € / Unità
Domaine des Campaux : OséRose 2022
120,00 € IVA inclusa
20,00 € / Unità
Vini Biologici
Château Léoube : Love By Léoube 2022
90,00 € IVA inclusa
15,00 € / Unità
Rosé de Chevalier 2022
59,00 € IVA inclusa
9,83 € / Unità
Minuty : M "Hanna KL" 2022
95,00 € IVA inclusa
15,83 € / Unità
Domaines Ott : Château Romassan 2022
210,00 € IVA inclusa
35,00 € / Unità
Domaines Ott : Château de Selle 2022
210,00 € IVA inclusa
35,00 € / Unità
Domaine Saint Andrieu 2022
69,00 € IVA inclusa
11,50 € / Unità
Vini Biodinamici Demeter
Domaine Comte Abbatucci : Faustine Vieilles Vignes 2022
249,00 € IVA inclusa
20,75 € / Unità
Vini Biologici
Peyrassol : Cuvée des Commandeurs 2022
85,00 € IVA inclusa
14,17 € / Unità
Rosé de la Solitude 2022
49,00 € IVA inclusa
8,17 € / Unità
JR
16+
Château Galoupet 2021
330,00 € IVA inclusa
55,00 € / Unità
HVE 3
Roseline Prestige 2022
86,00 € IVA inclusa
14,33 € / Unità
Vini Biodinamici Biodyvin
Château Romanin : Romanin 2022
75,00 € IVA inclusa
12,50 € / Unità
Domaine de Terrebrune : Domaine de Terrebrune 2022
135,00 € IVA inclusa
22,50 € / Unità
Vini Biodinamici Demeter
Domaine de la Mordorée : Côtes du Rhône Rosé 2022
70,00 € IVA inclusa
11,67 € / Unità
Minuty : M 2022
90,00 € IVA inclusa
15,00 € / Unità
Vini Biologici
Château Sainte Roseline : Cuvée Lampe de Méduse 2022
105,00 € IVA inclusa
17,50 € / Unità
JS
91
Caves d'Esclans : Whispering Angel 2022
111,00 € IVA inclusa
18,50 € / Unità
Studio By Miraval 2022
59,00 € IVA inclusa
9,83 € / Unità
Minuty : Château Minuty Rose et Or 2022
160,00 € IVA inclusa
26,67 € / Unità
Triennes : Triennes 2022
55,00 € IVA inclusa
9,17 € / Unità
Vini Biodinamici Demeter
Domaine de la Mordorée : La Dame Rousse Tavel Rosé 2022
105,00 € IVA inclusa
17,50 € / Unità
Roc d'Anglade 2022
132,00 € IVA inclusa
22,00 € / Unità
Vini Biologici
Domaine de la Mordorée : La Reine des Bois Tavel Rosé 2022
130,00 € IVA inclusa
21,67 € / Unità
Minuty : Prestige 2022
110,00 € IVA inclusa
18,33 € / Unità
Château Saint-Maur : M 2022
95,00 € IVA inclusa
15,83 € / Unità
JS
92
DE
89
JR
15.5
Château d'Esclans 2021
165,00 € IVA inclusa
27,50 € / Unità
JS
95
JR
17
Château d'Esclans : Garrus 2021
690,00 € IVA inclusa
115,00 € / Unità
Domaines Ott : Clos Mireille 2022
190,00 € IVA inclusa
31,67 € / Unità
RP
88+
JS
91
Domaine de Terrebrune : Domaine de Terrebrune 2021
Prezzi scontati
225,00 € IVA inclusa
265,00 €
18,75 € / Unità
Domaine La Rouillère : La Rouillère 2022
69,00 € IVA inclusa
11,50 € / Unità
Paese
minus
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Annata
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La rivincita dei vini rosati: da vini bistratti a star del momento

 

Da ogni parte e sempre più unanimemente si riconosce che i vini rosati stanno godendo di sempre maggiore successo. La loro fama si sta finalmente sdoganando dal pregiudizio di essere vini né rossi né bianchi, quindi, in pratica, né carne né pesce. Un preconcetto da cui l’Italia è ancora affetta, mentre altri Paesi, Francia in testa, apprezzano già da tempo e senza riserve i vini rosati.

 

Vini rosati, frutto di una vinificazione complessa

 

Per prima cosa bisogna sfatare il mito che i vini rosati siano una miscela di vini bianchi e rossi: questa è una pratica strettamente vietata. L’unica eccezione consentita dalla legislazione è rappresentata da alcuni spumanti e Champagne rosé, che sono fatti a partire da un vitigno a bacca bianca, Chardonnay o Pinot Bianco, e uno a bacca nera, Pinot Nero. Ma, neanche in questo caso, si tratta di unire due vini finiti, poiché l’assemblaggio deve ancora subire le fermentazioni. Semmai è il metodo di vinificazione che è a metà strada tra la vinificazione in rosso e quella in bianco.

Innanzitutto si utilizzano solo uve nere. Si esegue una pigiatura delicata e, come per i rossi, le bucce vengono lasciate a contatto con il mosto. La difficoltà di questa tecnica sta nell’attento e preciso tempismo con cui vengono eliminate le bucce (svinatura). Se per i rossi si parla di un periodo che va da un giorno a qualche settimana, per i vini rosati di solito non si superano le 24 ore. In alcuni casi, se si utilizzano uve poco pigmentate, come il Grigiolino, la tecnica è la stessa utilizzata per i rossi, ma il risultato rimane comunque chiaro.

La fermentazione avviene dopo la svinatura e a basse temperature, come per i vini bianchi. È raro che i vini rosati vengano fatti fermentare in legno, più usuale è la fermentazione in acciaio o cemento. Nel momento in cui la fermentazione è completa, i vini vengono stabilizzati e imbottigliati. Vista la scarsità dei tannini presenti, sono vini che non ci guadagnano nel tempo, ma al contrario il massimo del loro potenziale si apprezza nella loro giovinezza. Ma come sempre, ci sono alcune eccezioni che confermano la regola.

 

Le superstar dei vini rosati francesi

©Domaines Bunan

 

Nell’universo ampio (e in espansione) dei vini rosati, sicuramente la Francia vede la vie en rose. La Provenza, in particolare, è la più iconica regione viticola francese per quanto riguarda i vini rosati. Basti pensare che l’89% dei vini che vi vengono prodotti è rosé. Con un clima mediterraneo, influenzato dal Maestrale, e un paesaggio da sogno, vi prosperano principalmente le uve Grenache, Cinsault, Syrah, Mourvèdre, Tibouren, Carignan e Cabernet Sauvignon. Il 96% della produzione dei vini della regione viene prodotto da tre AOC (Appéllation d’Origin Controllée): Côte de Provence, Coteaux d’Aix-en-Provence, Coteaux Varois en Provence. La colorazione passa dal rosa pallidissimo, attraverso una una palette abbastanza variegata, fino a un rosa lampone acceso.

Degni rivali dei vini provenzali, sono i Tavel. Si tratta di una denominazione della Valle del Rodano, in cui vengono prodotti esclusivamente rosé. Dei nove vitigni che possono costituire l’assemblaggio (Syrah, Mourvèdre, Cinsault, Clairette, Grenache, Bourboulenc, Carignan, Picpoul, Calitor) nessuno può superare il 60%. Può essere degustato giovane, per cogliere le note dolci e fruttate, ma, fatto raro, è anche un rosé che invecchia bene, sviluppando note speziate e piene.

Parlando dei vini rosati di Francia non si possono non citare i rosé della Corsica. Più di metà della produzione dell’isola è in rosé. Le uve autoctone costituiscono la cifra stilistica più caratteristica dei vini della regione e ciò vale, naturalmente, anche per i rosé. I più celebri e apprezzati sono quelli a base di uve Sciaccarellu e Nielluccio. Se i primi sono un po’ più chiari, beverini e di tendenza, i secondi sfoggiano uno stile adatto ad accompagnare la migliore gastronomia.

Infine occorre citare gli Champagne rosé. Gli Champagne rosati possono essere realizzati in due modi. Il primo è il cosiddetto champagne rosé de saignée, e la vinificazione è la stessa degli altri vini rosati, a cui fa poi seguito la presa di spuma. Sembra che sia stato Ruinart, il più antico produttore di champagne, a inventare questo metodo nel 1764. Il secondo modo per ottenere uno champagne rosato è il rosé d’assemblage. Inventato da Madame Veuve Clicquot nel 1818, questo metodo prevede l’assemblaggio di uve nere e bianche (unica regione in Francia in cui ciò è permesso).

 

Vini rosati in Italia? Eccome se ce ne sono

© Domaine de la Mordorée

 

Paradossalmente, nonostante i preconcetti legati ai vini rosati(che però stanno iniziando a scomparire), l’Italia può vantare una gamma di rosé di qualità sorprendente. Allo stesso modo degli Champagne rosé francesi, anche gli spumanti rosati italiani vengono prodotti a partire dal nobile Pinot Nero. In particolare il Franciacorta rosé, nato tra le colline bresciane della Lombardia, e il Trentodoc rosé, nato tra i paesaggi da cartolina del Trentino, sono spumanti metodo classico, ben lontani dall’essere semplicemente vini “alla moda”. Sono vini rosati con struttura, corpo, acidità e profondità da vendere.

Facendo un rapido – e incompleto – Grand Tour della penisola, e scendendo leggermente fino alle sponde delLago di Garda, dal lato veneto, troviamo il Bardolino Chiaretto, a base di uva Corvina, la stessa uva protagonista del blend dell’Amarone della Valpolicella. Sfoggia un colore molto chiaro, una freschezza agrumata e una spiccata sapidità.

Continuando a scendere ci si imbatte nel Cerasuolo d’Abruzzo, che fino alla vendemmia 2010/2011 ha fatto parte della denominazione Montepulciano d’Abruzzo. Ora è un vino DOC a sé stante e con dignità e personalità tutte sue. L’uva usata è il Montepulciano, che, così ricco di antiossidanti, rende questo uno dei vini rosati più longevi d’Italia.

Nel tacco del nostro stivale, tra le province di Lecce e Brindisi, il Salice Salentino rosato pare che sia il primo vino rosato in Italia. Negli anni ’40 ottenne un successo immediato negli Stati Uniti, dov’era noto col nome di Five Roses. L’uva Negramaro deve essere presente almeno all’80%.

 

A cosa si accostano i vini rosati?

 

© Château Sainte Roseline

I vini rosati hanno un pregio da non sottovalutare. Non così astringenti e corposi, come certi rossi impossibili da bere in una grigliata di Ferragosto con 37 gradi all’ombra, ma con una struttura che a volte dà più soddisfazione di un bianco, pur avendone l’acidità e la freschezza, i vini rosati hanno la capacità di mettere d’accordo (quasi) tutti.

Estivi, anche se non per forza, i vini rosati possono essere serviti freschi, ciò che li rende perfetti per l’aperitivo. Possono d’altronde accompagnare degnamente anche il pasto.

Sono perfetti abbinati alla cucina mediterranea – il loro DNA non mente – e in particolare a piatti freddi come una caprese o delle insalate, oppure a un riso o una pasta fredda. La morbidezza e l’acidità di un rosé si sposa divinamente con qualunque piatto a base di pomodoro. Per questo, anche se l’abbinamento pizza/birra è un grande classico, è assolutamente da provare anche pizza/rosé: il piacere è garantito. E perché non parmigiana di melanzane/rosé? Grande soddisfazione dà anche accompagnando funghi e tartufi o piatti di pesce (ottimo con i crostacei). L’accostamento con cereali e legumi è semplicemente eccellente.

 

 

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