La posizione e la superfice del vigneto della Maison dello Champagne Bollinger
Situata nel dipartimento della Marna, nel comune di Aÿ, la Maison Bollinger Champagne ha origine nel 1829. Con 179 ettari di vigneti, Bollinger è una delle poche Maison a coltivare in proprio l’uva per i suoi assemblaggi. Il Pinot Nero è il vitigno caratteristico della Maison e rappresenta il 60% delle viti del vigneto.
Qual è la storia della Maison dello Champagne Bollinger?
Una storia che risale al 1829
Pur avendo ereditato dalla famiglia dei terroir limitrofi ad Aÿ, di cui intuì il grande potenziale, Athanase de Villermont non poté, a causa del suo status aristocratico, intraprendere un'attività commerciale. L'incontro con Joseph (detto Jacques) Bollinger, un importante commerciante dello Champagne, e Paul Renaudin, un grande appassionato di vino, portò alla creazione della società Renaudin-Bollinger & Cie il 6 febbraio 1829. Nacque così questa avventura firmata Bollinger.
Georges Bollinger, la determinazione in nome della qualità
Figlio di Louise-Charlotte Hennequin de Villermont e Joseph Bollinger, Georges Bollinger prese in mano la gestione dell'azienda nel 1899. Fino alla sua morte, avvenuta nel 1918, affrontò con filosofia e dinamismo due grandi sfide: il reimpianto dei vigneti devastati dalla fillossera per oltre vent'anni e le ore buie della Prima guerra mondiale.
Un' epoca di sviluppo guidata da Jacques Bollinger all'inizio del XX secolo
Dopo la morte del padre, Georges Bollinger, Jacques ha assunto la direzione dell'azienda e ha guidato la tenuta attraverso un'importante espansione delle infrastrutture e l'acquisto di vigneti. La vera svolta avvenne qualche anno dopo, alla morte di Jacques Bollinger. Sua moglie, Lily, ha preso in mano l'azienda di famiglia a soli 42 anni con altrettanto fascino ed eleganza. Visionaria e imprenditrice, apportò il suo spirito moderno alla proprietà dal 1941 al 1971, gestendola a meraviglia con il suo innato senso degli affari. Al di là del suo talento e della sua naturale predisposizione a esaltare lo stile della Maison, viene ricordata come una donna appassionata e devota. Nei ricordi della Maison è ancora impressa l'immagine di lei che pedala tra i vigneti.
Dal 1971 al 2008, la modernizzazione e l'espansione internazionale
Nel 1971 Claude d'Hautefeuille, marito della nipote di Madame Bollinger, avviò un’ampia modernizzazione delle infrastrutture. Successivamente, Christian Bizot, nipote di Madame Bollinger, prese le redini della tenuta e sviluppò la vendita delle cuvée Bollinger nel resto del mondo.
Il pronipote di Joseph Bollinger, Ghislain de Montgolfier, ha assunto la direzione della Maison dal 1994 al 2008. Ha volontariamente limitato le quantità per privilegiare la qualità, preservando lo spirito e la filosofia di eccellenza che sono stati la forza della Maison fin dalla sua creazione.
XIX secolo: una Maison rivolta al futuro
Da allora, la proprietà ha perpetuato questa eredità familiare, avendo cura di rispettare lo spirito della casa e i valori che l'hanno resa famosa, pur continuando ad affrontare con brio le sfide dei nostri tempi. Jérôme Philippon, il primo presidente non appartenente alla famiglia, ha preso le redini dell'azienda nel 2008, con una ricca esperienza in rinomati gruppi industriali. Sotto la sua spinta, sono stati introdotti i più rigorosi requisiti di qualità, consentendo alla tenuta di posizionarsi accanto ai più grandi nomi della Champagne.
In tal modo, la reputazione delle cuvée continua ad affermare la presenza della Maison in tutto il mondo. Da settembre 2017, Charles-Armand de Belenet mantiene viva con passione la fiamma dello stile della Maison attraverso una strategia di valorizzazione e modernizzazione di un know-how di qualità e identità inimitabili.
Tutto quello che c'è da sapere sul terroir di Bollinger
Posizione ed esposizione
Situati nel cuore dei crus emblematici della Champagne, i 179 ettari di vigneto della Maison Bollinger sono suddivisi in sette vigneti principali, l'85% dei quali sono Grands Crus e Premiers Crus. I terrois di Aÿ, Avenay, Tauxières, Louvois e Verzenay (Montagne de Reims) sono dedicati al pinot nero, mentre quello di Cuis (Côte des Blancs) è coltivato esclusivamente a chardonnay e quello di Champvoisy (Vallée de la Marne) a pinot meunier.
La Maison deve anche la sua unicità a due appezzamenti di terreno miracolosamente risparmiati dalla fillossera che decimò i vigneti della Champagne all'inizio del XX secolo. Situati ad Aÿ, il Clos Saint-Jacques e il Clos des Chaudes Terres danno vita a uno Champagne eccezionale, la cuvée Vieilles Vignes Françaises.
Per preservare questi gioielli viticoli, le viti vengono lavorate manualmente con l'antica tecnica della propagginazione. Questo metodo, utilizzato raramente, non prevede il ricorso all'innesto e consiste nel reimpianto di nuovi tralci di vite attraverso la posa di un ceppo che poi attecchisce riproducendo le caratteristiche della pianta originaria. Il lavoro meticoloso e appassionato svolto in queste parcelle è il riflesso della Maison. La cura eccezionale di questa parte del vigneto, molto più che la semplice lavorazione della terra e delle viti, rende omaggio all'identità unica della regione storica della Champagne.
Pratiche di coltivazione
Nel quadro di un approccio di viticoltura sostenibile, la tenuta ricorre all’inerbimento del terreno, fa un uso molto limitato di erbicidi, mantiene la regolazione biologica degli insetti e fiorisce gli appezzamenti. Di conseguenza, la casa è stata la prima nella regione a ricevere la certificazione statale “Haut Valeur Environnementale” ("Alto valore ambientale"). Da allora, la tenuta ha continuato a onorare i suoi impegni proteggendo e valorizzando il suo eccezionale patrimonio naturale.
Vinificazione
Le migliori annate sono maturate in 750.000 magnum di riserva e 3.500 piccole botti antiche. Vero e proprio esperto di assemblaggio, Bollinger è l'unica azienda ad avere una collezione di questo tipo. Grazie a questa varietà eccezionale, il pieno potenziale aromatico di ogni vitigno si rivela in assemblaggi dalle espressioni di grande precisione. Gilles Descôtes, lo Chef de cave, lavora per preservare questa preziosa varietà come un custode dei segreti della Maison.
Ben più che un know-how, la produzione di Champagne è un'arte. Catturare l'essenza di ogni varietà d'uva, comprendere l'unicità di ogni terroir per trasferirla in champagne eccezionali: questo è il talento di questa Maison a cui viene attribuito come punto d’onore la conservazione delle tradizioni come patrimonio irrinunciabile.
Pertanto, il remuage e lo spurgamento dei millesimati di annate eccezionali e di grandi formati sono eseguiti a mano, seguendo il modello tradizionale che continua ad essere perpetuato con lo stesso rispetto. Bollinger è l'unica Maison di Champagne ad avere un bottaio permanente, che le permette di avere il controllo completo sulla fabbricazione delle sue botti, dalla scelta del legno all'intensità della tostatura.
Dalla vite alla bottiglia, la Maison incarna un emblema di eccellenza e rigore. La tenuta si impegna a rispettare criteri estremamente rigorosi, con un periodo di invecchiamento superiore alle regole della denominazione, affinché la magia dei suoi Champagne possa realizzarsi. Con un minimo di tre anni di maturazione, ogni cuvée emana una rara finezza, espressione aromatica e raffinatezza.
Lo stile dei vini Louis Roederer
Profilo dei vini
Cuvée dopo cuvée, Bollinger stupisce con il suo stile, che è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. La sua identità è stata plasmata sul Pinot Nero. Infatti, questa varietà esigente di uva rossa rappresenta quasi il 60% delle viti del vigneto. È un elemento essenziale di bellezza dello stile della Maison, fornendo la vinosità che dà struttura e complessità alla sua inconfondibile identità. Questo stile si rivela attraverso l'uso di Champagne a basso dosaggio per un risultato che non smette mai ad ammaliare con la sua impareggiabile freschezza e finezza.
Special Cuvée: lo storico Champagne di Bollinger
Prodotto dal 1911 e ottenuto da un assemblaggio di Pinot Noir (60%), questo champagne di carattere e con una solida struttura incarna la quintessenza dello stile della Maison. Con il suo nome dai richiami britannici, la Special Cuvée viene associata alla relazione di lunga data tra la tenuta e la Gran Bretagna. Fu l'agente britannico della tenuta che, ritenendo inadatto il nome "Brut sans année", suggerì a Georges Bollinger il nome "Special Cuvée".
La Maison, che ha ricevuto il prestigioso Royal Warrant, è stata inserita nell'elenco dei fornitori ufficiali della corte inglese dal 1884. Grazie a questa tipica veste inglese, è diventato lo Champagne preferito dall'agente segreto più famoso del mondo. Il franchise di James Bond fonde il suo universo con quello di Bollinger attraverso la Special Cuvée 007 non millesimata e la 007 Limited Edition Tribute Moonraker.
La Grande Année: cuvée accattivanti di rara finezza
Altre cuvée millesimate emblematiche fanno parte della leggendaria Maison: La Grande Année e La Grande Année Rosée vengono prodotte solo in occasione di vendemmie eccezionali. Quando la Maison ritiene che si debba immortalare il risultato di una vendemmia in uno Champagne eccezionale, reinterpreta in queste cuvée tutta l'eleganza e la finezza del suo stile.
La Cuvée R.D.: un simbolo dell'audacia creativa della Maison
Infine, la Cuvée R.D., che sta per "Récemment Dégorgé" (sboccato di recente), evidenzia l'infinita raffinatezza che la tenuta ha dimostrato fin dalla sua creazione. Ideata dall'illustre Madame Bollinger, negli anni 60 la Maison ha dato vita alla Cuvée R.D. "Récemment Dégorgé", uno Champagne Extra Brut millesimato invecchiato su lieviti, che viene messo in degustazione subito dopo la sboccatura.
Senza dover sottostare alle regole dell'epoca, Bollinger R.D. "Récemment Dégorgé" rivela un gusto unico che è all'origine di una rivoluzione nel mondo dello Champagne. Cuvée eccezionale prodotta solo nelle annate migliori, Bollinger R.D. svela l'eccezionale espressione aromatica dell'annata di origine in uno Champagne che ha avuto il tempo di svilupparsi conservando la sua vivacità aromatica.
Il motivo per cui Madame Bollinger ha suscitato una grande impressione con la sua famosa citazione è perché non aveva tutti i torti: "Ogni grande momento della vita merita uno Champagne Bollinger".
Lo stile Bollinger è definito dalla precisione esemplare apportata a ogni singolo passaggio dell'elaborazione. Il rispetto della tradizione, il remuage a mano delle bottiglie, la tappatura dei magnum di riserva, l'ultimo bottaio nella regione dello Champagne... Questo gusto per l'eccellenza simboleggia l'intera cultura dello Champagne Bollinger. Molto più di un'arte, è un patrimonio nazionale
Conservazione
La firma Bollinger può essere scoperta attraverso cuvée emblematiche, tutte dotate di una personalità unica e di un grande potenziale di invecchiamento che, dopo diversi anni passti in cantina, fa emergere lo spessore aromatico e il carattere notevole di questi champagne eccezionali.