Château Durfort-Vivens 2020

La tipicità e la raffinatezza di un vino di Margaux

La proprietà

Château Durfort-Vivens prende il suo nome dalla famiglia Durfort de Duras, che si stabilì nella denominazione di Margaux nel XIV secolo, e dal visconte Robert Labat de Vivens che nel 1824 divenne proprietario della tenuta.

Acquistato nel 1937 dai proprietari di Château Margaux, di cui uno dei principali azionisti era la famiglia Lurton, questo secondo Grand Cru Classé divenne prima proprietà di Lucien Lurton nel 1961 e poi nel 1992 di suo figlio, Gonzague Lurton.

In parte invecchiati in anfore, i vini di Château Durfort-Vivens sono rinomati per la loro precisione ed eleganza. La tenuta possiede oggi la più grande cantina del mondo in volume di anfore.

Il vigneto

Il vigneto di Château Durfort-Vivens si estende su una superficie di 62 ettari in un terroir di ghiaia profonda con un sottosuolo sabbioso-argilloso. Nel 2016, Château Durfort-Vivens è stato il primo Cru Classé di Margaux ad ottenere le certificazioni di Agricoltura Biologica e biodinamica. Sebbene i vini siano etichettati "zero residui" dal 2014, la proprietà è anche certificata HVE e SME dal 2019.

Vinificazione e invecchiamento

Vinificazione parcellare. Fermentazione alcolica con lieviti naturali. Un rimontaggio al giorno per favorire estrazioni delicate. Il vino è invecchiato per 18 mesi in barrique nuove (70%) e in anfore TAVA (30%).

Assemblaggio

Château Durfort-Vivens 20210 è un assemblaggio di cabernet sauvignon (88%) e merlot (12%).