Cantine del Notaio rappresenta la storia della famiglia Giuratrabocchetti. Lungo le terre che fiancheggiano il Monte Vulture situato in Basilicata, Italia, i Giuratrabocchetti si prendono cura della vigna e del suo territorio ormai da sette generazioni. L’attuale viticoltore Gerardo Giuratrabocchetti ebbe una rivelazione quando un giorno, ancora bambino, suo nonno gli chiese quale fosse il suo nome. Inizialmente la domanda gli sembrò assurda, fino a quando suo nonno, che aveva il suo stesso nome, decise di lasciargli in eredità il suo vigneto e la sua maestria. Dopo gli studi, il matrimonio e qualche altra vicenda, Gerardo Giuratrabocchetti decise di rilevare le cantine ed i vigneti della sua famiglia e di ritornare verso le sue radici. Così, nel 1998 fonda «Cantine del Notaio» insieme alla moglie.
Nei dintorni del Monte Vulture nella provincia di Potenza, le vigne di Cantine del Notaio sono situate nei comuni maggiormente conosciuti della denominazione Aglianico del Vulture DOC.
Il terreno è ricco. Le viti sono coltivate su suoli vulcanici ricchi di minerali. I suoli, pur differenziandosi da terreno a terreno, hanno in comune lo strato di tufo vulcanico, utile come riserva d’acqua a cui attingono le viti in caso di stagioni particolarmente asciutte. Sui terreni di Cantine del Notaio sono coltivati principalmente vitigni locali. Viene coltivato soprattutto l’Aglianico (70%), accompagnato da Moscato bianco (9%) e da Malvasia Bianca (3%). I vitigni restanti sono divisi tra Chardonnay (7%) e Cabernet Sauvignon (7%).
La coltivazione e la cura della vite stanno al cuore dell’ideologia viticola di Cantine del Notaio. In quest’ottica, Gerardo Giuratrabocchetti ha introdotto delle tecniche biodinamiche che mirano a preservare la vita della pianta e a rispettare la vitalità dei suoli.
Per la vinificazione, gli acini vengono trasportati verso la proprietà situata a Rionero in Vulture; qui si trovano le grotte risalenti al XVII secolo in cui viene fatto riposare il vino. Un tempo queste grotte erano utilizzate dagli stessi monaci francescani. Al giorno d’oggi, i vini di Cantine del Notaio, come l’Atto o Il Sigillo, vengono lasciati invecchiare in questi antri di tufo vulcanico.
Cantine del Notaio produce vini rossi, rosati, bianchi e spumanti. I rossi sono complessi e fruttati, mentre i vini bianchi sono ampi.