La proprietà
Lo Château de Camensac, di proprietà della famiglia Merlaut dal 2005, e gestito da Céline Villars Foubet e Jean-Pierre Foubet, venne costruito nel XVIII secolo nell'Haut-Médoc. Questo 5ème Grand Cru Classé del 1855 ha comportato degli importanti investimenti, sia in vigna che in cantina, che hanno permesso di dotare il Cru di strumenti all'altezza. Lo château de Camensac è ormai un imprescindibile punto di riferimento a Bordeaux con un rapporto qualità-prezzo molto interessante.
Il vigneto
Tenuta imperdibile tra i vini dell'Haut-Médoc, il vigneto dello château de Camensac si estende per 86 ettari. Le viti sono piantate su due diversi tipi di terreno: le "graves" di Gunzian tipiche di Saint-Julien e le "graves" di Villefranche tipiche di Pessac-Léognan. È da questi due tipi di terreno che deriva la singolarità dei vini dello château de Camensac.
L'annata
Dopo tre annate secche, il 2013 è iniziato con un inverno e un inizio di primavera particolarmente umidi. Un maggio caldo ha preceduto un giugno freddo e piovoso, determinando una fioritura eterogenea e un certo ritardo fenologico. Il caldo di luglio e agosto è stato seguito da un settembre umido, che ha portato a un elevato rischio sanitario. Nonostante alcune giornate calde alternate a notti fresche, la vendemmia è stata anticipata tra il 1° e l'11 ottobre.
Assemblaggio
Cabernet Sauvignon 60%
Merlot 40%
Degustazione
Colore
Il vino sfoggia un colore rosso intenso.
Olfatto
Espressivo, il naso si apre con fragranze fruttate (ciliegia) e floreali. Dopo l’areazione, il bouquet sprigiona note di pepe nero, caratteristiche dei vini della tenuta.
Gusto
Un attacco vivace e preciso lascia spazio a un palato ampio e strutturato, la cui armonia si estende fino a un finale persistente e floreale.
Conservazione
Questo vino dell'Haut-Médoc può essere conservato fino al 2025.
The 2013 Camensac appears to have been pole-axed by the challenging vintage more than others. It has a soft, plush nose with blackberry and raspberry coulis, simple but clean. The palate is medium-bodied with soft tannin and that is the problem. There is negligible backbone to this Haut-Médoc and as a consequence it feels lifeless on the finish. This should be for early-drinking only, but there are much better wines from this estate out there on the market, including much better vintages from Château de Camensac themselves.