
Donnafugata : Ben Ryé 2023
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Descrizione
Caratteristiche di degustazione e consigli di servizio per Ben Ryé 2023 di Donnafugata
Degustazione
Aspetto
Splendido colore dorato con vividi riflessi ambrati.
Naso
Un bouquet straordinariamente intenso che rivela note tipiche di uva passa, albicocca, agrumi e scorza d’arancia candita. Questi aromi sono esaltati da sentori di macchia mediterranea, per una seducente complessità aromatica.
Palato
Al palato si fondono note fruttate e balsamiche, armoniosamente intrecciate a delicate sfumature di miele. Intenso e persistente, conquista per il perfetto equilibrio tra freschezza e dolcezza, offrendo un’esperienza di degustazione memorabile.
Conservazione
Ben Ryé 2023 può riposare in cantina fino al 2052 circa per esprimere appieno le sue sfumature aromatiche.
Servizio
Per un’esperienza ottimale, servire tra 54 e 57 °F (12–14 °C).
Abbinamenti
Questo vino siciliano si abbina magnificamente a pasticceria secca, cioccolato, crostate di marmellata, ricotta, bottarga di tonno, nonché a formaggi stagionati o erborinati.
La struttura e la ricchezza di un Passito di Pantelleria italiano
La tenuta
Fondata nel 1983, Donnafugata — “donna in fuga” in italiano — richiama l’esilio della regina Maria Carolina di Napoli presso le terre di un principe locale durante la presa di Napoli da parte di Napoleone. Giacomo Rallo, che ha fondato questa tenuta nella Sicilia nord-occidentale, è la quarta generazione di una famiglia che produce vini rinomati per l’elevata qualità dal 1851. Distribuita su cinque siti diversi, la tenuta Donnafugata trae la sua unicità dalla grande diversità di terroir, conferendo a ogni cuvée uno stile distintivo che riflette la ricchezza dei terroir siciliani.
Il vigneto
Ben Ryé è un Passito di Pantelleria ottenuto da viti di oltre 60 anni, piantate a quote comprese tra 20 e 400 metri sul livello del mare. Alcune viti, con oltre 100 anni, sono a piede franco e sono sopravvissute alla fillossera. Sono allevate in modo unico ad alberello, seminterrate in una piccola conca — un sistema di potatura iscritto dall’UNESCO nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale.
Il nome di questa cuvée significa “Figlio del Vento” in arabo, un riferimento ai venti onnipresenti che spazzano i vigneti di Pantelleria. Questa brezza isolana porta profumi così intensi da sembrare quasi tangibili. L’etichetta d’artista rende omaggio all’amore, alla dedizione e all’impegno della viticoltura eroica praticata su questa isola unica e affascinante.
Annata
L’annata 2023 è stata impegnativa a causa delle abbondanti piogge di maggio e delle alte temperature di luglio, che hanno richiesto pratiche agricole rigorose e sostenibili. Con 589 mm di pioggia registrati — più della media di 473 mm — la produzione è diminuita rispetto all’anno precedente, con grappoli più spargoli e acini più piccoli. Nonostante queste sfide, la stagione vegetativa si è conclusa positivamente, portando a uve ben mature.
Vinificazione e affinamento
Dopo la raccolta manuale, le uve vengono accuratamente selezionate sui tavoli di cernita prima di essere delicatamente pigiate. La fermentazione avviene in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Uve appassite vengono aggiunte al mosto fresco in più riprese per rilasciare dolcezza e freschezza durante la macerazione. Il processo di vinificazione (fermentazione e macerazione) dura oltre un mese. L’affinamento in acciaio inox prosegue per 5 mesi prima dell’imbottigliamento, dopo il quale il vino affronta un ulteriore affinamento di almeno 16 mesi prima della commercializzazione.
Uvaggio
Zibibbo (Moscato d’Alessandria)
