"Re dei vini e vino dei re" come lo chiamava Luigi XIV, il Tokaji è un vino unico dove storia, terroir e grande know-how si fondono.
Infatti, se i vini Tokaji sono rinomati in tutto il mondo da secoli, è perché sono fatti con vitigni tradizionali come il furmint, l'harslevelú o il muscat de lunel, che subiscono un processo di vinificazione molto speciale.
La leggenda narra che quando i guerrieri ungheresi tornarono dalla guerra proprio mentre il periodo del raccolto stava per finire, furono spiacevolmente sorpresi di scoprire un curioso marciume sulla loro uva. Hanno deciso di raccogliere comunque l'uva disidratata. Che sorpresa quando hanno scoperto il risultato: un vino con un superbo equilibrio tra freschezza e dolcezza e una lunghezza che prolunga il piacere in bocca. È quindi naturale che il Tokaji Aszú, vero simbolo del vino ungherese, sia stato usato come regalo diplomatico durante i secoli. Questa è l'origine della reputazione dei vini Tokaji, che sono fatti da raccolti tardivi che permettono lo sviluppo di una muffa nobile, la botrite.
Oggi, questi vini Tokaj (la i di "tokaji" significa "di") sono fatti principalmente dall'uva furmint indigena. Le bacche che sviluppano questo nobile marciume sono chiamate aszú. Vengono poi raccolti in cesti, i puttonyos. I vini dolci sono così ottenuti secondo la quantità di aszú aggiunta. Questo può variare da 2 puttonyos a 6 puttonyos, oltre i quali il vino si chiama Aszú Eszencia, fatto con grani azsú al 100%. Dopo la fermentazione, il vino viene invecchiato da 3 a 10 anni. Il risultato di questa vinificazione lenta e meticolosa sono vini tokaji con aromi divini.