La storia del Domaine des Ardoisières
Il Domaine des Ardoisières, nato dall’operazione di dissodamento della collina di Cevins intrapreso nel 1998 da Michel Grisard, è la proprietà emblematica della rinascita della qualità dei vini della Savoia. Questa avventura è iniziata nel 1997, quando Denis Perroux, sindaco del paese di Cevins, ha lanciato un progetto che avrebbe unito i suoi cittadini: ripiantare le viti sulla collina di Cevins per far rivivere questo sito, un tempo adibito alla produzione alimentare. Sebbene la realizzazione di questo ambizioso progetto sia iniziata con Michel Grisard, autentico viticoltore biodinamico, è stato rapidamente affiancato nel 2003 da Brice Omont. Questo ingegnere agricolo della regione dello Champagne gestisce la tenuta dal 2010, accompagnato da 12 soci non esercenti.
Geologia del vigneto della Savoia, diviso in due terroir complementari
Il vigneto, situato a un'altitudine di oltre 500 metri, copre oggigiorno 16 ettari e si estende su due colline. La collina di Cevins, una conca glaciale, è costituita da bassi muretti a secco e costellata da sartos (piccole capanne di pietra a secco) ed è rivolta verso sud. I suoi terreni sono costituiti da scisti e sono limoso-sabbiosi, raramente argillosi. La collina di Saint-Pierre de Soucy, sulla riva sinistra dell'Isère, piantata su marne scistose del periodo giurassico, presenta terreni più profondi e argillosi-calcarei. Nel XIX secolo, gli anni d'oro dei vigneti della Savoia, questa zona vinicola era molto importante. All'epoca, alcuni viticoltori producevano vini bianchi “dal bouquet delizioso” che potevano addirittura “rivaleggiare con le Graves e lo Chablis”.
Pratiche colturali adattate all'ambiente montano
Nel Domaine des Ardoisières la viticoltura biodinamica è praticata in modo eroico: le viti sono lavorate interamente a mano, nel rispetto della terra e della vita, su pendii fino al 60% di pendenza. Le rese sono quindi molto basse, raggiungendo in alcuni anni solo 25 h/ha. La qualità del vino si ottiene innanzitutto attraverso un rigoroso lavoro in vigna, poiché ogni gesto mira a trasmettere all'uva, e di conseguenza al vino, l'identità di ciascuna parcella.
Inoltre, le viti sono piantate su pali che seguono le curve di livello. Questi piccoli pali di legno fissati nel terreno ai piedi di ogni vite permettono di sostenere le viti che sono soggette alle dure condizioni climatiche dei pendii molto ripidi del vigneto. È stato necessario adattare la potatura a questo metodo di gestione della vite. Non si tratta quindi della semplice potatura a guyot che viene utilizzata sulla collina di Cevins, ma di una potatura ad alberello a vaso dove il ceppo, vicino al terreno, permette alla vite di essere protetta dal vento e dalle insidie climatiche.
Le varietà di uva, in prevalenza savoiarde
I vini sono prodotti principalmente con varietà di uve locali che vengono integrate e assemblate.
Per l'assemblaggio dei suoi vini bianchi, il Domaine des Ardoisières coltiva lo Jacquère, il vitigno bianco più diffuso in Savoia, che dà nascita a vini leggeri e minerali con una bassa gradazione alcolica. Anche l'Altesse è presente e dà vita a vini secchi che acquistano complessità con l'invecchiamento. Questi vitigni tipicamente savoiardi sono affiancati in vigna dalla Roussanne, che offre vini freschi e morbidi con aromi di fiori e miele.
Per produrre i suoi vini rossi, la tenuta coltiva il Persico, che dà vini tannici e colorati con un buon potenziale di invecchiamento. La Mondeuse noire, anch'essa presente nella tenuta, offre vini robusti, ricchi di aromi di frutta rossa. Nella tenuta si coltiva anche il Gamay noir dalla bacca bianca. Questo vitigno, il re dei vini del Beaujolais, produce vini freschi e minerali.
I vini della tenuta suddivisi in cinque cuvée
I vini del Domaine des Ardoisières sono tipici dell'IGP Vin des Allobroges, una denominazione che trae la sua unicità dalla scelta di vitigni adatti all'ambiente dei massicci prealpini, offrendo così vini la cui finezza, mineralità e purezza possono essere apprezzate in versione bianca, rossa o rosé.
La tenuta produce vini bianchi e rossi suddivisi in cinque cuvée. Dalla grande purezza ed eleganza, i vini bianchi esprimono tutta la loro finezza in seguito all'aerazione. La cuvée Argile (proveniente dalla collina di Saint-Pierre-de-Soucy) combina i vitigni Jacquère, Chardonnay e Mondeuse blanche e offre vini fini e delicati. La Cuvée Schiste, formata da Jacquère, Roussanne, Malvoisie e Mondeuse blanche, prende slancio e splendore in seguito a una lunga aerazione. Solo la cuvée Quartz è un'unica varietà, prodotta con altesse. Anche i vini rossi godono di una grande finezza. La cuvée rossa Améthyste integra il Persiano con il Mondeuse ed è caratterizzata da un'espressione molto fine e legnosa che si rivela con l'aerazione. La cuvée rossa Argile è un assemblaggio di uve Gamay, Mondeuse e Persico e risulta fresca e vivace.
Scegliere la qualità
In cantina, si attribuisce un punto d'onore all'espressione della purezza e della finezza aromatica acquisita dalle uve, la cui qualità si riflette nei vini. Dotati di un buon potenziale di invecchiamento, i vini della tenuta esprimono il forte impegno dedicato alla qualità. I vini del Domaine des Ardoisières sono finemente elaborati grazie a un sapiente invecchiamento, dimostrano una grande finezza e originalità, e sono destinate a diventare più splendenti con il passare degli anni. I vini bianchi del Domaine des Ardoisières, in particolare, sono tra i più grandi vini della Savoia.