
Château de Fargues 2002
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- Provenienza garantitaVini acquistati direttamente presso le proprietà
Recensioni e valutazioni
Descrizione
Caratteristiche e note di degustazione dello Château de Fargues 2002
Degustazione
Aspetto
Il colore presenta una tonalità giallo oro di media intensità, rivelando la naturale evoluzione del vino dopo più di due decenni.
Naso
Il bouquet si distingue per la sua notevole complessità e intensità. Dominano i caratteristici aromi di botrite con note di crème brûlée, miele e pane tostato. Il naso rivela anche un elegante registro fruttato composto da agrumi canditi, ananas e cotogna, accompagnato da delicate note floreali. Con l'aerazione emergono gradualmente sfumature di albicocche secche e frutti esotici.
Palato
L'attacco è preciso ed equilibrato, con una texture setosa e femminile. Il palato esprime una bella ricchezza senza pesantezza, sostenuta da un'acidità vivace che taglia elegantemente i sapori melati. Aromi di frutta candita, arancia e cotogna si fondono armoniosamente con note cremose. Il finale si prolunga con stile e precisione, lasciando un'impressione di purezza ed eleganza caratteristica di questa annata.
Abbinamenti enogastronomici
Lo Château de Fargues 2002 si abbina magnificamente al foie gras, sia presentato in terrina che scottato in padella. Esalta anche i formaggi erborinati come il Roquefort o lo Stilton. Per i dessert, privilegiate le crostate di frutta, in particolare di albicocca o limone. Questo vino rivela tutta la sua complessità anche con piatti agrodolci come l'anatra glassata al miele o alcune preparazioni asiatiche leggermente speziate.
Servizio e conservazione
Lo Château de Fargues 2002 si gusta idealmente a una temperatura compresa tra 10 e 12°C. Nel 2025, questa annata raggiunge una finestra di consumo ottimale e può continuare a evolversi favorevolmente fino al 2035 circa in condizioni di conservazione adeguate.
La purezza e l'eleganza di un vino Sauternes
La tenuta
Lo Château de Fargues, la cui fortezza medievale fu costruita nel 1306, appartiene alla famiglia Lur Saluces dal 1472, costituendo un esempio unico di continuità patrimoniale che abbraccia più di cinque secoli. Philippe de Lur Saluces gestisce ora questa tenuta di 170 ettari di cui 27 ettari di vigneti, situata nella denominazione Sauternes. La proprietà si distingue per la sua filosofia intransigente, rifiutando sistematicamente di commercializzare annate ritenute insufficienti e privilegiando l'eccellenza rispetto alla redditività.
Il vigneto
Il vigneto dello Château de Fargues si estende su 27 ettari nel cuore della denominazione Sauternes. Le viti beneficiano di condizioni ideali per lo sviluppo della muffa nobile, quel prezioso fungo che concentra gli zuccheri e gli aromi dell'uva. Il terroir e il particolare microclima della proprietà permettono di ottenere vendemmie di qualità eccezionale, raccolte esclusivamente a mano durante successivi passaggi per selezionare solo gli acini perfettamente botritizzati.
L'annata
L'anno 2002 è stato caratterizzato da siccità e temperature fresche. Dopo un inverno mite e secco, il germogliamento è avvenuto alla fine di marzo. Aprile è stato fresco, seguito da un maggio variabile. La fioritura si è protratta per tutto giugno, determinando una maturazione eterogenea. L'estate è stata carente di sole e l'invaiatura è iniziata solo all'inizio di agosto. Il caldo e i temporali di inizio settembre hanno innescato le prime comparse di muffa nobile. Dopo il primo passaggio a metà settembre, il vento è girato verso est, rallentando lo sviluppo della botrite. Le piogge del 9 ottobre per dieci giorni hanno colpito le uve più tardive. Un ultimo passaggio sotto un sole radioso si è concluso il 1° novembre. I lotti di settembre hanno rivelato una freschezza sorprendente, molto aromatici, puri ed eleganti, mentre quelli di fine ottobre hanno apportato complessità e ricchezza.
Vinificazione e affinamento
La vendemmia allo Château de Fargues 2002 è stata effettuata manualmente in quattro passaggi successivi tra metà settembre e inizio novembre. La fermentazione è avvenuta in botti per tre-cinque settimane con lieviti indigeni. La vinificazione è stata condotta interamente in botti invecchiate da uno a due anni. L'affinamento è proseguito per 30 mesi, permettendo al vino di sviluppare la sua complessità preservandone la freschezza. L'assemblaggio, realizzato con pazienza, ha dato vita a un vino particolarmente saporito.
Vitigni
Sémillon e Sauvignon Blanc.



