Château Barde-Haut
Magnificamente situato in un anfiteatro in pieno sud che domina la Dordogna, Château Barde-Haut figura tra le più belle proprietà di Saint-Émilion, sulla riva destra di Bordeaux. Château Barde-Haut...Mostra di più
Château Barde-Haut, il grande impegno nel rispetto dell’ambiente
Recentemente classificato Grand Cru Classé di Saint-Émilion, Château Barde-Haut ha molte volte dimostrato la qualità del suo vino. Gli importanti investimenti fatti sulla cantina, hanno dato grandi risultati e si situano in una logica meritoriamente eco-responsabile.
Château Barde-Haut, Saint-Émilion Grand Cru Classé
Si hanno tracce scritte dell’esistenza della proprietà, a partire almeno dal 1780, sotto il nome di “La Barde”. Dopo una forte ascensione qualitativa iniziata nell’ultimo ventennio dell’Ottocento, nel 1944 diventa proprietà della famiglia Gasparoux. Negli anni in cui la denominazione di Saint-Émilion comincia a conoscere un successo internazionale, Château Barde-Haut rinnova tutto l’insieme della tinaia, con piccoli tini da 50-70 hl in cemento e legno.
Arrivando ai giorni nostri, è nel 2000 che la tenuta viene acquisita da Sylviane Garcin-Cathiard, già proprietaria di Châteaux Haut-Bergey e Château Branon a Pessac-Léognan, Clos l’Église a Pomerol e sorella di Daniel Cathiard, proprietario di Smith Haut Lafitte. Oggi è la figlia di Sylviane, Hélène Garcin Cathiard, e suo marito Patrice Lévêque, con la preziosa consulenza dell’enologo Alain Raynaud, ad occuparsi dei vigneti di famiglia. Compresa la Bodega Poesia, acquistata nel 2001 in Argentina, nella provincia di Mendoza, e Château Poesia, acquisito nel 2013 in AOC Saint-Émilion Grand Cru.
Nel 2012 è arrivato il prestigioso riconoscimento nella classifica decennale dei vini di Saint-Émilion, con la promozione come Grand Cru Classé. Château Barde-Haut, a lungo ritenuto astro nascente di Saint-Émilion ha dimostrato con i fatti di meritare la sua reputazione.
I lavori alla cantina, un progetto di alta qualità ambientale
4 anni di lavori e 4 milioni di euro investiti nella trasformazione della proprietà, che oggi si distingue a colpo d’occhio grazie alla sua architettura particolare. Se molti château di Saint-Émilion hanno deciso di fregiarsi di firme di grande fama per le ristrutturazioni delle infrastrutture, la famiglia Garcin ha fatto la scelta di sfruttare le imprese locali. L’architetto bordolese Jean-Bernard Nadau firma nel 2011 il progetto della nuova cantina di Château Barde-Haut.
Oltre a una certa sensibilità estetica, il progetto di Nadau fa mostra di grande rispetto per l’ambiente. Risponde infatti alle norme HQE (Haute Qualité Environnementale) ed è concepito in modo da essere fortemente eco-responsabile.
Un sistema di scambio di calore terra/aria impedisce eccesive escursioni termiche nella cantina e nella tinaia, permettendo un risparmio energetico considerevole. Il tetto, vegetalizzato e con pannelli solari, ospita anche un sistema di filtraggio dell’acqua piovana. La gestione delle acque è stata largamente presa in considerazione e tutti gli effluvi, viticoli e vinicoli, sono recuperati e depurati da aziende specializzate, invece di disperdersi nella natura.
A metà strada fra l’aspetto estetico e quello funzionale, una piccola turbina eolica si erge accanto alla proprietà. Segno visivo chiaramente peculiare della proprietà, serve alla produzione dell’energia per tutta l’illuminazione esterna. Acciaio e vetro compongono la superficie esterna della struttura, con un color ruggine cangiante a seconda delle condizioni atmosferiche.
Il vigneto di Château Barde-Haut
Se le uve passano attraverso le più attente cure e moderne attrezzature una volta arrivate in cantina, come per tutte le migliori proprietà è il vigneto ciò che conta. Questi si estende per 17 ettari sulle alture del comune di Saint-Christophe-des-Bardes, all’interno della giurisdizione di Saint-Émilion.
Le vigne si trovano su suoli argillo-calcarei su roccia madre calcarea, e formano un anfiteatro naturale, orientato verso sud, in direzione della Valle della Dordogna.
Il vitigno maggioritario, come da tradizione della riva destra di Bordeaux, è il Merlot, completato dal Cabernet Franc. L’età media del vigneto è sui 33 anni, con viti piantate nel dopoguerra e altre più giovani. La densità d’impianto è di 7.150 piedi/ettaro. L’impegno di Château Barde-Haut nel rispetto dell’ambiente si vede anche nelle tecniche utilizzate in vigna.
L’aratura è realizzata in maniera tradizionale. Erbicidi e concimi chimici non sono ammessi. In generale il vigneto è gestito secondo un sistema di lotta ragionata.
Una politica di selezione rigorosa viene applicata alle uve che rientrano negli assemblaggi. Una volta in cantina, i piccoli tini, in legno, acciaio e cemento, permettono vinificazioni parcellari. Il vino invecchia poi per l’80-100%, a seconda dell’annata, in legno nuovo per 18 mesi. Con un potenziale d’invecchiamento che può arrivare anche a 20 anni, Château Barde-Haut è un vino perfettamente rappresentativo ed espressivo del suo terroir.