Lopez de Heredia
Proprietà di prestigio della Rioja, la Bodega Lopez de Heredia è uno dei maggiori produttori di Spagna. In una regione dove l'industria del vino è in piena evoluzione, la Bodega Lopez de Heredia...Mostra di più
Bodegas López de Heredia, mitici vini della Rioja impavidi di fronte alla prova del tempo
Da 141 anni in Rioja Alta, nel punto dove si incontrano un clima favorevole e una terra non facile da coltivare, i vini di Lopez de Heredia Viña Tondonia hanno trovato il modo di prosperare. Oggi è uno dei marchi di vini spagnoli più noti per essere rimasti fedeli al tradizionale savoir-faire, ma com’è diventato così conosciuto?
Bodegas López de Heredia: tradizione ma non immobilismo
Non è cambiato molto in più di un secolo nelle Bodegas López de Heredia. La proprietà appartiene sempre alla stessa famiglia, con al comando ora la generazione più giovane, costituita da Maria José, Mercedes e Julio César, e occupa ancora la stessa sede. Tutta l’uva che viene utilizzata nelle vinificazioni viene coltivata dalla proprietà stessa, senza essere acquistata, al contrario di quanto accade in molte cantine della Rioja. Le botti stesse vengono ancora costruite dai bottai di casa.
La tradizione non è qui però sinonimo di immobilismo e autoreferenzialità. È un “concetto dinamico ed estetico”, come si legge sul sito, nato da valori atemporali e indipendenti dalle mode passeggere, che non ignora però l’evoluzione dei gusti e le innovazioni nel mondo viticolo.
Quando i bordolesi stavano nella Rioja
La Rioja prende il nome dal fiume Oja, rio Oja, che attraversa la regione. Si trova nella Spagna settentrionale, poco a Sud di Bilbao. È importante specificarlo perché la sua posizione geografica ha fatto sì che le influenze francesi siano sempre state molto forti. In particolare a metà del XIX secolo, quando la fillossera ha distrutto i loro vigneti, i viticoltori e commercianti bordolesi sono venuti a centinaia per cercare fortuna nella Rioja. Le pratiche enologiche, nonché le barrique bordolesi, vengono introdotte in questo periodo e ancora oggi fanno parte del savoir-faire tradizionale.
Don Rafael López de Heredia y Landeta, formatosi a Bayonne e dai professionisti francesi nella Rioja, decide ad un certo punto di aprire la sua propria bodega. Quando si verifica un cambio nelle tasse e nelle politiche doganali, esportare vino in Francia diventa molto complicato e i negozianti francesi cominciano a rientrare in patria. Il campo è libero e inizia così, nel 1877, l’avventura di Don Rafael nella mitica città di Haro, capitale della Rioja Alta.
La “Cattedrale del vino” delle Bodegas López de Heredia
Nel momento in cui raggiunge una certa stabilità finanziaria, Don Rafael López de Heredia y Landeta intraprende anche la costruzione di una cantina sotterranea, scavata in un unico blocco di arenaria. La galleria principale, chiamata El Calado, attraversa il promontorio per 140 metri fino al fiume Ebro, ad una profondità di 10 metri. Ancora oggi le botti vengono lasciate invecchiare qui (12.900 barrique bordolesi).
Con la pietra estratta sono stati innalzati i muri dell’intero progetto, che oggi si è conquistato il soprannome di “Cattedrale del vino”. Le costruzioni poggiano su una superficie totale di 53.076 metri quadrati, costituendo un vero labirinto di bodegas.
Tra il 1913 e il 1914, consolidando la sua impresa, Don Rafael acquisisce la vigna Viña Tondonia, un bellissimo vigneto di 100 ettari in riva all’Ebro, e altri tre appezzamenti nella Rioja, chiamati Viña Cubillo, Viña Bosconia e Viña Zaconia. In questo modo rende la proprietà indipendente dall’acquisto di uva da terzi, eliminando alla base il rischio di avere differenze qualitative.
I vigneti delle Bodegas López de Heredia
Viña Tondonia è sicuramente la più conosciuta e spettacolare vigna della proprietà e probabilmente di Haro. Forma una penisola, circondata dalla riva destra dell’Ebro e immersa in un paesaggio dal suolo alluvionale-calcareo, il cui orizzonte è caratterizzato dall’onnipresenza dei pioppi. Quando Don Rafael López de Heredia y Landeta comincia ad acquisire il terreno, il suo progetto è di costruirci sopra anche un castello. La morte di un figlio e lo scoppio della guerra nel 1914 però hanno l’effetto di scoraggiarlo e l’idea di costruire uno château, come ne aveva visti nei suoi viaggi bordolesi, decade. Oggi la cava e le fondamenta riposano circondate dal vigneto.
A godere del microclima dalle influenze atlantiche nella zona Alta della Rioja, si trovano anche altri tre vigneti, come già accennato: Viña Cubillo, Viña Bosconia e Viña Zaconia (i vini provenienti da quest’ultima sono ora chiamati Viña Gravonia, per differenziarli da quando una volta venivano prodotti come vini dolci botritizzati e portavano il nome del lotto). La superficie vitata raggiunge così i 170 ettari e ogni anno vengono prodotti 800.000 chili di uva.
Il vitigno che domina tutti gli assemblaggi rossi è il più rappresentativo della zona, il Tempranillo. Questo viene completato da Garnacha, Graciano e Mazuelo. La bodega rivendica sempre con orgoglio la provenienza di tutte le uve utilizzate dai vigneti di proprietà.
Per i bianchi, che pure la proprietà produce, vengono coltivati anche Viura e Malvasía.
L’elaborazione dei vini López de Heredia: un’arte che richiede tempo
Oggi, nella cantina del Calado, si continuano ad affinare questi vini spagnoli tanto amati nel mondo. La bodega produce molti tipi di vini, ma di certo il cavallo di battaglia è costituito dai rossi Gran Reservas. E va detto che l’incredibile rapporto qualità/prezzo di questi vini così maturi, eppure così accessibili, li rende particolarmente appetibili.
Nella Rioja, come in altre regioni della Spagna, spesso sulle etichette dei vini sono riportate le menzioni – non obbligatorie – Joven, Sin Crianza, Crianza, Reserva e Gran Reserva. La differenza sta nel tempo di affinamento. I primi due sono destinati a un consumo immediato o comunque a maturazioni molto brevi. I Crianza vengono affinati per due anni, di cui uno in barrique. I vini Reserva sono il prodotto della selezione delle uve migliori e non sono pronti prima di tre anni, di cui uno in legno. Le rare e perfette cuvée Gran Reserva vengono prodotte solo nelle annate migliori, giusto una ventina in totale dal 1890. Per meritare questa nomenclatura, i tempi di maturazione non devono essere inferiori ai cinque anni, di cui due in barrique.
Lungo le pareti del Calado si possono trovare anche 72 tini di quercia, dalle capacità variabili di 60, 100, 200, 480, fino a 640 ettolitri.
Lo stile e la tradizione della Rioja nelle Bodegas López de Heredia
Come si capisce il legno nei vini López de Heredia costituisce una componente importante, poiché, oltre all’invecchiamento, anche la fermentazione avviene in questo materiale, con procedimenti naturali ed eseguiti a mano.
Nonostante l’importanza del boisé, i vini della bodega restano notevoli dal punto di vista del frutto e della fragranza. La paletta aromatica si completa di note terziarie. Vini strutturati, complessi, con tannini di velluto che si estendono un fin di bocca persistente, vengono immessi sul mercato solo quando sono pronti per essere bevuti.