CVNE
Nel 1879 ha inizio la storia di CVNE, Compañía Vinícola del Norte de España. Questa cantina di famiglia è stata fondata da due fratelli nel quartiere della stazione Haro nella regione della Rioja in...Mostra di più
CVNE, la Compañía Vinícola del Norte de España, baluardo della tradizione della Rioja
Con i suoi 140 anni di storia, la bodega CVNE è una delle più antiche della Rioja. Cinque generazioni si sono trasmesse le conoscenze e i segreti del tradizionale modo di fare vino, tipico della regione viticola amata in tutto il mondo.
CVNE, storia di una bodega con lo sguardo rivolto al futuro
Il nome della Compañía Vinícola del Norte de España si scrive CVNE ma si legge “CUNE”, per un fatto bizzarro. Sembra che uno stampatore assunto dalla neonata bodega, nel XIX secolo, abbia capito male il nome e lo abbia trascritto nel modo scorretto. Già stampato, il nome è rimasto Cune per una delle cuvée della casa e per il modo di pronunciare il nome del gruppo.
CVNE nasce ad Haro nel 1879, nel cuore della Rioja e, più precisamente, nel famoso quartiere che nei decenni successivi ospiterà tutta una serie di grandi cantine: il Barrio de la Estación. I due fratelli Eusebio e Raimundo Real de Asúa danno vita ad un’impresa famigliare che si trova oggi alla quinta generazione.
Fin dai suoi primi anni di vita la cantina dimostra il proprio valore vincendo diversi premi per i suoi vini. Ha inoltre fin da subito dato prova di una grande vocazione all’innovazione, munendosi di strutture e tecniche moderne. Nel 1890 la costruzione della nuova cantina è firmata dallo studio dell’architetto Alexandre Gustave Eiffel. Nessuna colonna intralcia il passaggio né le operazioni logistiche e di stoccaggio, laddove è un intrico di sostegni metallici, che vanno da parete a parete, a sostenere il tetto.
Il 1915 segna l’anno di nascita di un vino bianco, Monopole, oggi diventato un classico della Rioja. 1940 è la prima bodega della Rioja a dotarsi di una cantina di vinificazione che fa uso di cemento rivestito di resina epossidica. Nel 1989 CVNE inaugura la cantina “El Pilar”, pionieristica nell’uso della tecnica della vinificazione per gravità. Nel 2004 il re stesso di Spagna, Juan Carlos I, inaugura la nuova cantina di Viña Real, una meraviglia dal punto di vista architettonico e tecnologico. Nel 2013 è la prima bodega spagnola a ottenere la doppia Impronta Ambientale per il suo impatto sull’acqua e l’anidride carbonica.
CVNE e i suoi vigneti: CVNE, Imperial, Viña Real e Contino
CVNE possiede al giorno d’oggi 545 ettari di terreni tra la Rioja Alta e la Rioja Alavesa ed è, in effetti, un gruppo di quattro tenute: CVNE, Imperial, Viña Real e Contino. CVNE si trova nella Rioja Alta, su un terreno principalmente argillo-calcareo, argillo-ferroso e alluvionale. La bodega comprende un complesso di 22 edifici, tra cui alcuni originali del 1879.
Nel 1920 si lanciano sul mercato i primi Viña Real, che prendono il nome dall’antico Camino Real, che passa nei pressi della vigna. Questa si trova sui pendii della Sierra Cantabria, che protegge la subregione della Rioja Alavesa e dove il clima è atlantico e il suolo argilloso e calcareo. Qui, nel 2004, l’architetto francese Philippe Mazières firma la bodega Viña Real de Laguardia. Si tratta di una monumentale cantina incastonata sul fianco del Cerro de la Mesa, che copre circa 30.000 m2 di superficie. I vini che vengono qui elaborati riflettono lo stile dell’affinamento in barrique di rovere, la struttura, l’equilibrio e il lungo potenziale d’invecchiamento, tipici della Rioja Alavesa.
Sempre nel 1920 nasce Imperial, che prende il nome dalla bottiglia speciale per il mercato inglese, la “imperial pint”. 28 ettari di vigneti situati a Villalba (Rioja Alta) e nelle zone di Briones e Montalvo, dove le viti hanno un'età media di oltre 20 anni. Si tratta di una bodega autonoma all’interno di CVNE. Da qui nascono vini generosi, con una gradazione alcolica media e un’acidità elevata, ciò li rende adatti all'invecchiamento in barrique. Qui vengono elaborati Imperial Reserva e Gran Reserva e Real de Asúa, mentre la crianza (l’invecchiamento) avviene nella cantina Eiffel.
I Viñedos del Contino trasportano per la prima volta nella Rioja (1973) il concetto bordolese di château. Questi 62 ettari situati nella Rioja Alavesa, hanno una storia che in realtà risale al XVI secolo, come si intuisce dal nome. Il contino infatti era l’ufficiale del corpo di guardia che proteggeva la famiglia reale, “di continuo” appunto. Anch’esso sotto la protezione del Cerro de la Mesa e situato in un meandro del fiume Ebro, il vigneto si estende su tre terrazze di suolo arenoso-calcareo, con abbondanti ciottoli alluvionali.
CVNE e l’arte della pazienza
Nell’ampia gamma di vini prodotti dalle differenti marche che si trovano sotto il cappello di CVNE, si possono trovare alcune differenze, grandi e piccole, ma sono tutti figli di un know-how preciso e accurato. Con la crisi della fillossera di inizio Novecento, i bordolesi cercano nuovi terreni dove coltivare la vigna. Novelli pionieri alla conquista dell’ovest, trovano nella Rioja un ambiente ideale. Ecco che la tradizione vinicola della regione viene influenzata per sempre dallo stile di Bordeaux. L’affinamento in botte di legno rimane infatti una caratteristica molto frequente di questi vini spagnoli. Con una differenza però rispetto ai vicini francesi. Le caratteristiche note aromatiche boisé non sono necessariamente ricercate e si tende a far uso di botti vecchie, con legno già saturo di vino.
Il lungo invecchiamento in legno a cui vengono sottoposti i vini (che hanno tannini, acidità, frutto e struttura in grado resistere, e poi evolvere, nel corso del tempo), la crianza, può protrarsi da uno a tre anni (per i Gran Reserva). Passando poi in bottiglia, i vini possono pazientare anche da uno fino a quattro anni prima di essere immessi sul mercato. L’Imperial Gran Reserva, la cuvée più prestigiosa, non viene elaborata tutti gli anni, puntando a nulla di meno che la perfezione. 36 mesi in barrique e altri 48 in bottiglia, devono passare prima che venga rilasciato e che affronti il mercato con la forza e la grazia d in un vino maturo.
Le uve più utilizzate contano senz’altro l’uva bandiera della Spagna, il Tempranillo, in buona compagnia di Mazuelo e Graciano per i rossi, mentre per i bianchi Verdejo e Viura, nome locale del Macabeo, sono i protagonisti.