
Château Margaux 2024
- Provenienza garantitaVini acquistati direttamente presso le proprietà
Recensioni e valutazioni
Descrizione
Caratteristiche e consigli di degustazione per Château Margaux 2024
Degustazione
Questa annata si distingue per la sua finezza, la sua freschezza vivace e i suoi tannini eleganti.
Un Grand Cru classé di Margaux affascinante per la sua raffinatezza e l'espressività aromatica
La tenuta
Le sue origini risalgono al XII secolo e il Château Margaux rappresenta uno dei pilastri storici dei grandi vini di Bordeaux. Classificato come First Growth nel 1855, fu l'unico tra i quattro ad ottenere il punteggio massimo di venti su venti. Un punto di svolta decisivo avvenne nel 1977, quando la famiglia Mentzelopoulos la acquistò. Sotto l'impulso di André Mentzelopoulos, la tenuta conobbe una nuova fioritura: il Grand Vin raggiunse vette di eccellenza, e il Second Vin, Pavillon Rouge du château Margaux — creato nel 1908 — rinacque. Alla morte del padre, Corinne Mentzelopoulos prese le redini con determinazione, portando avanti l'eleganza e la rinomanza del château, la cui architettura neo-palladiana è diventata emblematica. Ad ogni annata, i vini della tenuta confermano il loro status di icone tra i più grandi cru del mondo.
Il vigneto
Questo punto di riferimento indiscusso di Margaux domina un terroir di 262 ettari, di cui 87 dedicati ai vini rossi e 12 ai vini bianchi. Il vigneto deve la sua unicità al suo terroir raro e peculiare, situato su un tumulo ghiaioso con suoli argillo-calcarei. È impiantato a cabernet sauvignon, petit verdot, cabernet franc, merlot e sauvignon blanc.
L'annata
L'annata 2024 ha avuto inizio con precipitazioni eccezionalmente abbondanti, con oltre 1000 mm caduti tra ottobre e marzo, un record. La mite stagione invernale ha accelerato il ciclo della vite, causando un germogliamento precoce a fine marzo. L'umidità persistente ha imposto una forte pressione di peronospora, complicando l'accesso alle parcelle e richiedendo una sorveglianza costante. La fioritura, leggermente ritardata, si è svolta all'inizio di giugno, seguita da una lunga invaiatura in agosto, in un clima umido che ricorda le annate 2014 e 2016. Mentre i suoli profondi e freschi hanno sofferto, i ghiaioni ben drenati hanno retto meglio. Nonostante queste sfide, i team hanno mantenuto standard elevati, con una rigorosa selezione e rese moderate (30 hL/ha), preservando l'equilibrio tra concentrazione e finezza. Il Grand Vin rappresenta il 46 % della raccolta.
Assemblaggio
93 % cabernet sauvignon, 5 % merlot, 1 % cabernet franc e 1 % petit verdot.
