Domaine Matrot : Puligny-Montrachet 1er cru "Les Chalumeaux" 2023

La finezza minerale di un vino bianco Bourgogne Premier Cru di Domaine Matrot

La tenuta
Il Domaine Matrot fa parte di una lunga tradizione vinicola a Meursault, portata avanti da sei generazioni. Oggi, Adèle ed Elsa Matrot hanno raggiunto i loro genitori alla guida della tenuta di famiglia. Insieme, apportano un nuovo dinamismo pur onorando l’eredità ricevuta. Dal loro primo millesimo comune nel 2016, le due sorelle si impegnano a rivelare l’identità di ciascun terroir e di ogni annata con precisione e rigore.
Pioniere nella viticoltura sostenibile già nel 1976 grazie a Thierry Matrot, la tenuta ha esteso questo approccio all’intera superficie di 24 ettari agli inizi degli anni 2000. Il Domaine Matrot è oggi celebrato per i suoi vini precisi e profondi, concepiti per un eccellente potenziale di invecchiamento.

Il vigneto
Il Puligny-Montrachet Premier Cru "Les Chalumeaux" proviene da viti con un’età media di 25 anni. Sono piantate su un pendio esposto a est, con un terreno calcareo misto a marna. Questo terroir sassoso, tipico della denominazione, contribuisce alla tensione minerale e alla precisione aromatica del vino.

Vinificazione e affinamento
Le uve, raccolte a mano, sono pigiate in grappolo intero. Dopo una decantazione di 24 ore, il mosto viene travasato dalle fecce e quindi trasferito nelle botti. La fermentazione alcolica avviene con lieviti indigeni, seguita dalla fermentazione malolattica. Il vino viene poi affinato sulle fecce per 15 mesi in botti di rovere di età compresa tra uno e tre anni. Un ulteriore mese in vasca precede l’imbottigliamento per perfezionarne l’equilibrio.

Assemblaggio
100% Chardonnay

Consigli di degustazione per il Puligny-Montrachet Premier Cru "Les Chalumeaux" 2023 di Domaine Matrot

Degustazione
Colore
Bellissimo giallo paglierino con riflessi dorati.

Olfatto
Intenso e preciso, l’olfatto svela eleganti aromi floreali uniti a note di frutta secca e nocciola tostata.

Palato
Il palato è strutturato, ampio e caratterizzato da una splendida tensione. La mineralità tipica del terroir si armonizza con note burrose e leggermente tostate.

Abbinamenti enogastronomici
Questo vino si abbina idealmente a pesce alla griglia, carni bianche cremose o crostacei nobili come l’aragosta.

Servizio e invecchiamento
Decantare in gioventù per rivelarne tutta la complessità. Servire a 12-13 °C. Da gustare intorno al 2034.