Remoissenet Père et Fils
Piccola maison, ma ben conosciuta trai grandi vini di Borgogna, Remoissenet Père et Fils si trova nel cuore di Beaune dal circa 150 anni. Ripresa nel 2005 da Edward L. Milstein, un americano...Mostra di più
Remoissenet Père & Fils, Grandi Vini della Borgogna fra tradizione e modernità
Remoissenet Père & Fils, 140 anni di storia nel cuore della Borgogna
Pierre-Alfred Remoissenet, Compagnon Tonnelier e Courtier Dégustateur, fonda nel 1879 la Maison Remoissenet. Rue Spuller, Beaune: siamo nel cuore pulsante della Borgogna, dove ancora si trova al giorno d’oggi la sede della proprietà e la cantina che custodisce le vecchie bottiglie. Dopo il fondatore, è il figlio più giovane a rilevare l’attività di famiglia, Louis. A lui si deve l’acquisizione, negli anni Trenta, di eccellenti parcelle di vigne in Beaune Premier Cru. Il figlio di Louis, Roland, a sua volta succede al padre nella Direzione della Società Remoissenet Père et Fils. Ancora oggi si conservano le pregiate collezioni di grandi vini di Borgogna delle annate 1952-1989.
Nel 2005 si ha un cambio importante alla proprietà. Roland Remoissenet va in pensione, ma lascia l’attività nelle capaci mani di un grande appassionato di Borgogna, l’imprenditore americano Edward L. Milstein. Questi, con autentico rispetto per la sua identità storica, acquisisce la proprietà conservando tutta la tradizione e il know-how della casa. L’équipe è imbattibile. Pierre-Antoine Rovani (ex associato e co-degustatore di Robert Parker) è il nuovo Presidente, mentre Bernard Repolt (ex Direttore commerciale presso Louis Jadot) è nominato Direttore generale della società. Per quanto riguarda l’enologa, Claudie Jobard, il suo patrimonio genetico non mente, dimostrando lo stesso talento di sua madre, Laurence Jobard, enologa presso la casa Drouhin per 30 anni.
Remoissenet Père & Fils, una prestigiosa proprietà a Beaune
Il cambio al timone si può notare anche nell’accrescimento delle parcelle, che passano da 2,5 ettari in Beaune Premier Cru a 16 ettari. La densità d’impianto si aggira sui 10-11 mila piedi per metro quadrato. Ciò è importante in particolare per i vini rossi, poiché il Pinot Nero mal sopporta rendimenti troppo elevati. La proprietà si fa un vanto di vendemmiare (a mano) le sue uve relativamente tardi. Essendo una delle regioni più a nord in cui vengono coltivati vitigni a bacca nera, si attende fino a quando il momento è perfetto, al fine di evitare maturazioni incomplete. Solo selezionando i migliori grappoli (tre tavoli di selezione), la proprietà garantisce una qualità finale ineccepibile. Allo stesso modo, sempre e solo le uve migliori vengono acquistate, assicurando alla casa una costanza qualitativa che prescinde dalle condizioni dell’annata.
I grandi terroir di Gevrey-Chambertin, Savigny-Les-Beaune, Santenay e Pernand-Vergelesses vengono valorizzati con lavorazioni attente. Chardonnay e Pinot Nero guadagnano in questi terrori una freschezza e una mineralità che fanno innamorare tutti gli appassionati di vini di Borgogna. Espressive fino alla fine, le uve vengono lasciate libere di raccontare la loro storia, grazie a vinificazione volutamente non invasive.
Remoissenet Père & Fils, una filosofia che assicura uno stile borgognone senza compromessi
Claudie Jobard sorveglia a che le identità delle uve vengano rispettate. Nella tinaia si trovano tini equipaggiati con un sistema di termoregolazione, i quali permettono di vinificare una cinquantina di cuvée. Il Pinot Nero viene diraspato e fatto fermentare con lieviti autoctoni in tini aperti e poi fatto, scendere nelle cantine del XIV secolo e maturare in botti di rovere francese da 350 litri. A seconda del cru e dell’annata il legno, si utilizza circa il 30% di legno nuovo per i Village, 30-70% per i Premier Cru, 70-100% per i Grand Cru. I rossi inoltre non vengono chiarificati, né filtrati, lasciando una piacevole consistenza tattile. Sono, al giorno d’oggi, tra i più grandi della regione.
Per quanto riguarda lo Chardonnay, anch’esso viene fatto fermentare con lieviti autoctoni e maturare in legno. La percentuale di legno nuovo varia, come per i rossi, in funzione del cru e dell’annata. Si presentano infine con un aspetto solare e viscoso, che dona vini estremamente generosi.