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Antinori - Guado al Tasso

La storia della Tenuta Guado al Tasso risale alla fine del 1600, quando la tenuta apparteneva alla famiglia Della Gherardesca, che già all’epoca praticava la viticoltura sulle terre di Bolgheri....Mostra di più

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Guado al Tasso, superba tenuta nell’Anfiteatro Bolgherese

La Tenuta Guado al Tasso si trova sui migliori terreni di Bolgheri. Bellissima proprietà della famiglia Antinori in Toscana, elabora vini capaci di esprimere al meglio la tipicità del territorio e dei vitigni.

Tenuta Guado al Tasso, l’incontro fra la famiglia Della Gherardesca e la famiglia Antinori

La famiglia Della Gherardesca inizia ad occuparsi di vino a Bolgheri, sulla costa dell’alta Maremma toscana, fin dal XVII secolo. Un personaggio importante nel consolidamento della famiglia nel ramo dell’enologia su suolo bolgherese è Guido Alberto Della Gherardesca, grande appassionato di viticoltura, vissuto tra il 1780 e il 1854. Egli è addetto all’approvvigionamento della cantina e incaricato di creare gli abbinamenti con le varie pietanze del Granduca Leopoldo II, in qualità di “Maggiordomo Maggiore”.

 

Guapo Al Tasso
© Antinori - Guado al Tasso

 

È negli anni ’30 che l’antica famiglia dei Marchesi Antinori, che già da oltre sei secoli si occupa di vino in Toscana, inizia a intrecciare la sua storia a quella della tenuta bolgherese. Moglie di Niccolò Antinori, la Contessa Carlotta Della Gherardesca e sua sorella, sposata a Mario Incisa della Rocchetta, ereditano la Tenuta Guado al Tasso. Dalla collaborazione fra queste famiglie prende il via quella che viene considerata come una piccola grande rivoluzione per la storia del vino italiano.

Il Marchese Mario Incisa della Rocchetta ha, anch’egli, un ruolo fondamentale in questa storia. Ottenendo in dote la Tenuta San Guido a Bolgheri, fa una scelta considerata all’epoca azzardata: pianta vigne di Cabernet Sauvignon su suolo toscano, là dove il Sangiovese regna sovrano. Per anni produce un vino a base di Cabernet Sauvignon, elaborato a partire da una parcella particolarmente sassosa, il Sassicaia, a uso esclusivamente domestico. È con l’aiuto di suo cugino, Piero Antinori, e la preziosa consulenza del celebre enologo di casa Antinori, Giacomo Tachis, che nel 1972 esce sul mercato il primo Sassicaia con etichetta 1968. La critica internazionale se ne innamora febbrilmente.

 

Guapo Al Tasso
© Antinori - Guado al Tasso

 

Nel frattempo altre tenute colgono il potenziale insito nella coltivazione delle uve originarie di Bordeaux sul territorio della Toscana. La stampa americana inizia a chiamare questi vini “Super Tuscan” ed essi danno il via a una grande modernizzazione della viticoltura in Italia. Non solo, infatti, vengono adottate uve bordolesi, ma il moderno saper fare francese viene applicato alla viticoltura e alle pratiche in cantina. In particolare l’introduzione della barrique bordolese per la maturazione del vino è un’innovazione che avrà una grande eco. La famiglia Antinori in questo senso è stata pioniera, anche per quanto riguarda le densità d’impianto, le pratiche di potatura e la selezione clonale a Tenuta Tignanello.

 

Guapo Al Tasso
Tenuta Guado al Tasso © Massimiliano Londi

 

Il successo del Sassicaia ispira la creazione della DOC Bolgheri nel 1994, della quale oggi si possono fregiare tutti quei vieni che assemblano anche altre uve oltre al Sangiovese sul territorio di Bolgheri. Da disciplinare per i Bolgheri rosso, rosso superiore e rosato la composizione ampelografica deve essere la seguente: Cabernet Sauvignon da 0 a 100%, Merlot da 0 a 100%, Cabernet Franc da 0 a 100%, Syrah da 0 a 50%, Sangiovese da 0 a 50% e altri vitigni a bacca rossa, idonei alla coltivazione per la Regione Toscana fino ad un massimo del 30%. Tenuta Guado al Tasso, grazie all’impegno della famiglia Antinori che ha da subito creduto nella rivoluzione dei Super Tuscan, oggi produce vini Bolgheri DOC e Bolgheri DOC Superiore. In omaggio al fortunato sodalizio con la famiglia Della Gherardesca, ancora oggi lo stemma della Tenuta Guado al Tasso affigge le iniziali DG.

 

La tenuta Guado al Tasso e il terroir di Bolgheri

A meno di 7 chilometri alla costa toscana, a un centinaio di chilometri a sud-ovest di Firenze, a Bolgheri, si estendono i 1000 ettari della Tenuta Guado al Tasso. Di questi, circa 320 ettari sono vitati, nella piana circondata da colline nota come “Anfiteatro Bolgherese”, per via della sua forma. Salita agli onori della cronaca negli ultimi decenni, questa zona pratica la viticoltura in realtà almeno dai tempi degli Etruschi. Il territorio, austero e selvaggio, impressiona qui per la sua bellezza, tanto che colpisce anche Carducci quando scrive “I cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar…”, descrivendo l’oggi celebre Viale dei Cipressi.

 

Guapo Al Tasso
© Antinori - Guado al Tasso

 

I vigneti della tenuta si trovano a circa 50 metri s.l.m. e vi si trovano principalmente Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Syrah, Petit Verdot e Vermentino. Si gode qui di un microclima unico, segnato dalla forti escursioni termiche e le brezze mitigatrici provenienti dal mare, che permettono alle uve di sviluppare aromi complessi e di raggiungere la perfetta maturazione dell’acino.

Il suolo è di origine alluvionale, da argillo-sabbioso ad argillo-limoso, con presenza di “conglomerato di Bolgheri” (scheletro).

 

Il saper fare della famiglia Antinori alla Tenuta Guado al Tasso

La famiglia dei Marchesi Antinori fa ormai parte dell’élite del vino italiano e Tenuta Guado al Tasso produce alcuni dei vini rossi italiani più famosi all’estero.

Guado al Tasso Bolgheri DOC Superiore è l’espressione più alta dell’eleganza e della complessità del terroir di Bolgheri, la cui prima annata risale al 1990. Esso si compone di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e a volte una piccola quota di Petit Verdot. Per ottenere la menzione Superiore, Guado al Tasso deve invecchiare per un periodo di almeno due anni, di cui almeno uno in botti di rovere. Il suo bouquet aromatico si esprime in genere sui frutti neri, le spezie, il cuoio e gli aromi boisé dell’invecchiamento. Un grande know-how viene applicato, di anno in anno, per ottenere un vino di grande finezza ed eleganza, adatto a lunghi invecchiamenti.

 

Guapo Al Tasso
© Antinori - Guado al Tasso

 

Cont’Ugo Bolgheri DOC è un perfetto Merlot in purezza. La fragranza e l’esuberanza del frutto tipiche del Merlot sono preservate dal terroir ideale di Bolgheri. Cont’Ugo è un vino rosso rubino, gradevole sulle note di frutta rossa e di spezie dolci, con tannini setosi, rotondo e di grandi equilibrio e persistenza. Esso affina nella nuova cantina de Il Bruciato, struttura che vive in perfetta armonia con la tenuta ed il paesaggio.

Il magnifico territorio, il microclima unico e le migliori tecniche viti-vinicole consentono alla Tenuta Guado al Tasso di mantenere con i suoi vini, vendemmia dopo vendemmia, un livello qualitativo mai al di sotto dell’eccellenza.

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