Syrah (Shiraz)
All’origine dei più grandi Côte-Rôtie, Crozes-Hermitage ed Hermitage, il Syrah incarna l'anima della Valle del Rodano settentrionale. Coltivato nel sud della Francia dai tempi dei romani, quest'uva...Mostra di più
Syrah: dal Rodano all’Australia, un vitigno sensuale e di carattere
L’uva Syrah è l’emblema della Valle del Rodano. Ma non solo. Scopriamo di più su un’uva rossa dalle caratteristiche ben precise, che, sotto il nome di Shiraz, si espansa fino in Australia.
La controversa storia del Syrah
Difficile distinguere la leggenda dalla storia quando si parla del vitigno Syrah. Le teorie sulle sue origini sono molteplici. Viene forse portato nella Valle del Rodano dal nobile Gaspard de Steinberg di ritorno dalle Crociate nel 1224, da Cipro? Proviene forse da Siracusa, con il cui nome ha una forte assonanza? O dalla città iraniana di Shiraz? Quali che siano le origini lontane, quel che è certo è che la varietà di oggi si è espansa nel mondo a partire dalla Valle del Rodano.
Prima di una sua definitiva catalogazione ampelografica nel XIX secolo, veniva spesso confuso con la Mondeuse, di cui ora si sa che è parente. Veniva anche chiamato Serine o Serene. A partire da fine ‘800 il Syrah inizia ad espandersi anche al di fuori dei confini francesi, ma è a partire dagli anni Sessanta del 1900 che il suo successo inizia davvero a decollare. Al giorno d’oggi è considerato un vitigno internazionale, essendo diffuso in più di 140 Paesi.
Habitat ideale e caratteristiche del vitigno Syrah
Il Syrah ha trovato il suo habitat ideale sui suoli granitici e scistosi della Valle del Rodano del Nord e, più tardi, sui suoli calcarei e misto calcarei-scistosi della Linguadoca. Un clima temperato permette a quest’uva di maturare in maniera ottimale, cosa che altrimenti non riesce a fare nei climi freschi.
La sensibilità che dimostra nei confronti dello stress idrico e di certe malattie, insieme al rischio di surmaturazione a cui va facilmente incontro, hanno storicamente limitato l’espansione di questo vitigno, ma ormai le moderne tecniche agricole permettono di prendersi cura di questa varietà nel migliore dei modi.
Anche nei climi caldi non perde le sue caratteristiche aromatiche, che si esprimono in vini intensamente profumati. Gli acini del Syrah, con bucce spesse e molto pigmentate, non sono molto dissimili da quelli del Cabernet Sauvignon.
Dal Rodano al resto del mondo: i viaggi del Syrah
Il Syrah fa parte di quei vitigni internazionali che dalla Francia sono partiti alla conquista delle regioni viticole ai quattro angoli della Terra. Purtuttavia, parlando del vecchio continente, la Valle del Rodano resta la culla dei vini Syrah più rinomati e, spesso, di migliore qualità. In particolare le denominazioni del Rodano settentrionale producono vini la cui fama è sinonimo di un savoir-faire inconfondibile. Nelle Aoc Cornas, Saint-Joseph, Hermitage, Crozes-Hermitage e Côte-Rôtie il Syrah è l’unica uva rossa autorizzata, assemblata però a volte con uve bianche. Coltivato su pendenze vertiginose, il Syrah ha modificato l’aspetto del paesaggio, con le sue vigne impiantate in terrazze delimitate da muretti in pietra. Oltretutto, un vigneto del genere impedisce qualunque tipo di meccanizzazione del lavoro.
Simbolo della Valle del Rodano, la famiglia Perrin possiede vigneti in tutta la regione (La Vieille Ferme, Château de Beaucastel, Domaine du Clos de Tourelles). Un’altra famiglia possiede alcune tenute in questa regione, sotto la talentuosa guida di Caroline Frey: il Domaine Paul Jaboulet Aîné rappresenta qui un grande esempio di agricoltura ragionata applicata a un esperto know-how. Infine, impossibile non nominare almeno altri due grandi nomi della Valle del Rodano: E. Guigal e M. Chapoutier.
Sempre in Francia, il Syrah si è diffuso anche nel resto della Valle del Rodano, dove si ritrova in assemblaggio con altre uve rosse. Château La Nerthe rappresenta la quintessenza dello stile di Châteauneuf-du-Pape, una delle denominazioni più prestigiose della Valle del Rodano meridionale, dove sono permessi assemblaggi con ben 13 uve. Si trovano qui infatti alcuni dei più grandi maestri dell’arte dell’assemblaggio al mondo, come Xavier Vignon, artista della Valle del Rodano.
Anche in Provenza, Linguadoca, Rossiglione e nel Sud-Ovest si trovano Aoc che elaborano vini con Syrah eccellenti.
In Italia i vini di Syrah migliori si trovano principalmente nelle regioni del Centro-Sud, come Toscana, Lazio, Puglia, ma anche Piemonte e Sicilia (dove, in uvaggio col Nero d’Avola dà vini morbidi e speziati). Anche in Svizzera, specialmente nel Canton Vallese, si trovano molti vini di Syrah.
Sudafrica, California, Messico, Cile e Argentina ospitano importanti coltivazioni di Syrah, ma, per quanto riguarda il Nuovo Mondo, il vigneto di riferimento senza dubbio è quello australiano. In Australia il vitigno prende il nome di Shiraz, ma si tratta della stessa varietà, che ha assunto un’ortografia diversa nel XIX secolo quando è stata importata sull’isola. Barossa Valley, Hunter Valley e McLaren Vale sono regioni in cui lo Shiraz è una vera star e che hanno contribuito a costruire la grande nomea dei vini aussies. In genere lo stile australiano offre vini più robusti, dagli aromi di frutti canditi, presentando una bevibilità più golosa rispetto allo stile rodaniano. Specialista dello Shiraz australiano, bisogna almeno provare Two Hands.
Stile dei vini Syrah, i tratti più ricorrenti
Ci sono differenze, anche sensibili, tra lo stile dei vini Syrah elaborati nelle varie regioni del mondo, che dipendono da climi, terreni, tecniche di elaborazione… Si può comunque riscontrare un certo numero di caratteristiche che si presentano in maniera piuttosto frequente e che fanno parte dell’identità specifica di quest’uva.
Il colore rosso scuro, tendente all’ombrosa profondità dell’inchiostro, riflette infatti la tipicità di un vino dai tratti misteriosi e sensuali. Il caratteristico color rubino si accompagna ad altrettanto inconfondibili aromi di viola, al naso, e di pepe, in bocca. Il bouquet si esprime anche su note di mirtilli, ribes, spezie, cacao. I Syrah, da giovani, sono a volte un po’ duri e caratterizzati da note molto vegetali, ma sono vini che invecchiano eccezionalmente bene. L’età porta note muschiate, di sottobosco, animali.
In bocca si rivelano vini caldi, con tannini da medi a elevati, con un buon corpo, generosamente alcolici e poco acidi. Il finale si esibisce in peculiari note di prugna, cioccolato e menta.
D’altronde il Syrah dà vita anche a vini rosé brillanti, aromatici e molto fruttati. Rientra infatti nell’assemblaggio dei Tavel, come per esempio nella gamma del Domaine de la Mordorée.
Molto frequente è l’uvaggio con il Grenache. Quest’ultimo tendenzialmente gli apporta gradazione alcolica, diminuisce i tannini e l’acidità, aumentando l’importanza dei frutti rossi e delle spezie. In diverse Aoc del Rodano è spesso affiancato ad un vitigno bianco, come il Viognier, cha aggiunge note esotiche, il Marsanne, che dona struttura, e il Roussanne che reca eleganza.