Rocca di Frassinello
La tenuta Rocca di Frassinello fa parte del gruppo Castellare di Castellina e da vita, sulla costa toscana, a vini eccezionali. Questa tenuta é anche la prima joint-venture tra un produttore italiano...Mostra di più
Rocca di Frassinello, la Maremma dal tocco francese
Nel cuore della Maremma Toscana, le due più grandi produttrici vinicole al mondo hanno unito le forze per creare vini dallo stile unico. Lasciatevi affascinare dalla storia di Rocca di Frassinello e dai suoi rossi che scalano le classifiche anno dopo anno…
Rocca di Frassinello: il progetto italo-francese
Rocca di Frassinello nasce all’inizio del nuovo millennio, ma la sua storia affonda le radici in tempi ben più lontani.
Non si può parlare di questa tenuta senza menzionare la storica azienda produttrice di vini che ne è all’origine, Castellare di Castellina. Nata nel 1968 grazie alla fusione di cinque diversi poderi, Castellare di Castellina sorge nel cuore del Chianti Classico, cullata dagli splendidi paesaggi delle colline toscane. Da sempre produttrice di vini intensi e strutturati, nel corso degli anni la tenuta ha deciso di espandere ulteriormente il suo universo.
L’esigenza alla base del nuovo progetto era semplice ma chiara: riproporre l’eccellente modello di Castellare di Castellina in un nuovo territorio. La scelta è ricaduta nel cuore della Maremma Toscana, tra Bolgheri e Scansano, ed in particolare nel territorio compreso tra i comuni di Gavorrano e Roccastrada. La scelta è stata motivata dalla particolare composizione del terroir che possiede le stesse caratteristiche dei terreni del Chianti e del Montalcino, due delle più celebri aree vinicole della Toscana e dell’Italia intera.
La particolarità della genesi di questa tenuta d’eccezione non risiede unicamente nella zona scelta, ma anche e soprattutto nei protagonisti che l’hanno progettata. La tenuta nasce infatti da un’idea comune di Paolo Panerai, proprietario di Castellare di Castellina, ed Eric de Rothschild, figura emblematica a capo dei Domaines Barons de Rothschild Lafite, uno dei nomi vinicoli più importanti di Francia celebrato a livello mondiale. Resi famosi grazie alla produzione di Champagne eccezionali, i Domaines Barons de Rothschild Lafite ad oggi riuniscono diverse proprietà prestigiose situate non solo in Francia, ma anche in Argentina, in Cile ed in Cina.
Così, sulla collina di fronte al paese di Giuncarico, è nata la prima joint venture italo-francese che ha saputo unire il meglio delle due tradizioni vitivinicole per dare origini a vini rossi intensi, eleganti e di ottima qualità.
La sostenibilità incontra l’architettura: la cantina firmata Renzo Piano
L’ambizioso progetto è stato coronato dalla scelta del celebre architetto Renzo Piano come progettista della cantina. Legato a Paolo Panerai da un profondo legame di amicizia, Piano ha voluto progettare un edificio che coniugasse eleganza e funzionalità al servizio del processo di vinificazione.
Se solitamente le cantine sono costruite assecondando l’ordine produttivo, Renzo Piano rivoluziona la concezione degli spazi ponendo al centro della cantina la barricaia, luogo dedicato all’invecchiamento e all’affinamento del vino. La barricaia della tenuta sorge quindi a 50 metri sottoterra, in modo da mantenere stabili l’umidità e la temperatura in cui riposano quasi 2.000 barriques. Intorno all’imponente quadrato centrale sono state poi distribuite tutte le altre funzioni del ciclo produttivo.
Particolarmente importanti sono i tini in acciaio, distribuiti sui lati, sopra i quali vi è un’apertura che dà direttamente sul piazzale principale. Quando l’uva vendemmiata arriva sul piazzale, viene versata direttamente nei tini di fermentazione passando per queste piccole finestre. Questa caduta per gravità permette di evitare l’uso delle pompe enologiche che deteriorerebbero la qualità degli acini.
La vinificazione per caduta permette non solo di evitare lo stress delle uve, ma anche di risparmiare energia, iscrivendosi così nella lista delle tecniche adottate dalla tenuta a favore della sostenibilità ambientale. D’altronde, la posizione stessa della barricaia scavata nella roccia permette di evitare l’utilizzo di qualsiasi sistema artificiale di regolazione dell’umidità e della temperatura.
La particolare attenzione rivolta al preservare la natura e l’ambiente è un’eredità diretta di Castellare di Castellina, che sin dalla sua prima vendemmia evita l’utilizzo di pesticidi, erbicidi ed altri prodotti chimici sintetici.
Il 21 giugno 2007 è stata così inaugurata questa cantina straordinaria, realizzata in un’ottica di grande attenzione e profondo rispetto per l’arte della vinificazione da uno dei più grandi architetti contemporanei.
Il vigneto e le caratteristiche della DOC Maremma Toscana
Rocca di Frassinello è composta da cinque poderi che si estendono su un totale di 500 ettari, circa 90 dei quali sono piantati a vigne. Rispecchiando la volontà di unire le tecniche di coltivazione e vinificazione delle due nazioni, sono presenti sia vitigni tipicamente italiani, quali Sangioveto e Vermentino, sia vitigni francesi, quali Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Syrah.
Il terroir è caratterizzato da suoli eterogenei che possono essere composti da arenarie, galestri, calcare o argilla ma che beneficiano comunque di un buon drenaggio.
Il vigneto si trova in una posizione ottimale in cui soffia costantemente una brezza marina che elimina l’umidità e mitiga il clima durante tutto l’anno. Le temperature generalmente più calde rispetto alle altre zone della Toscana permettono alle uve di raggiungere un perfetto grado di maturazione in breve tempo.
Tutte le caratteristiche del vigneto contribuiscono a creare acini pregiati e molto concentrati alla base di vini che coniugano eleganza, forza, struttura e piacevolezza in un equilibrio perfetto. I vini rossi della tenuta sono prodotti nella denominazione DOC Maremma Toscana e sono ottenuti da assemblaggi dei vari vitigni, ad eccezione del Baffonero.
Baffonero, la pura espressione del Merlot
Il vino Baffonero prende il nome dall’omonima vigna esposta a nord/sud-ovest che beneficia di un irraggiamento ideale. Questo vino 100% Merlot si presenta con un colore rosso rubino intenso e con aromi di frutti neri, mora, mirtillo e vaniglia. Con l’areazione la componente aromatica evolve verso il tabacco, il cioccolato e leggere note tostate di caffè. Al palato è pieno, robusto, complesso con una freschezza che si protrae a lungo.
Beneficiando di un invecchiamento di 14 mesi in barrique e di un affinamento in bottiglia di 12, il vino si sposa perfettamente a carni rosse in umido, cacciagione e formaggi piccanti. Si consiglia in modo particolare l’abbinamento di una bottiglia di Baffonero 2016 ad un piatto di tagliolini al tartufo bianco.
Il rinomato “Grand Vin”
Il Rocca di Frassinello è il primo vino prodotto della tenuta, il suo “Grand Vin”, come direbbero a Bordeaux. Acclamato a gran voce dalla critica internazionale, è frutto di un assemblaggio di Merlot per il 20%, Cabernet Sauvignon per il 20% e Sangioveto per il 60%.
Di colore rosso rubino dai riflessi granati, il vino presenta aromi fruttati e speziati di mora, prugna e caffè, che si ritrovano in bocca in un gusto vivace ma equilibrato. Forte, intenso, elegante e rotondo grazie alla morbidezza dei tannini, si accompagna perfettamente ad arrosti, carni rosse, cacciagione e formaggi stagionati. Un bicchiere di questo vino e un risotto alla milanese con l’ossobuco rappresentano sicuramente un’accoppiata vincente.
Il secondogenito della tenuta: Sughere di Frassinello
Seconda etichetta della tenuta, il Sughere di Frassinello è stato più volte inserito nella Top 100 di Wine Spectator. Composto dal 25% di Merlot, 25% di Cabernet Sauvignon e 50% di Sangioveto, sprigiona aromi di frutti rossi su tannini rotondi che si estendono in un finale avvolgente.
Vino rosso possente e di grande personalità, si abbina facilmente a primi piatti saporiti e a selvaggina come il cinghiale, il cervo o la lepre. Consigliato l’abbinamento del Sughere di Frassinello 2015 con volatili come l’anitra selvatica.
Ornello, l’omaggio alla Maremma
La cuvée Ornello è stata originariamente creata in omaggio ai butteri, il simbolo della Maremma. “Ornello” è il nome del lungo bastone appuntito che serve ancora oggi a guidare il bestiame.
Prodotto da un assemblaggio di 40% di Sangioveto, 20% Syrah, 20% Cabernet Sauvignon, e 20% Merlot, si tratta di un vino pieno e ricco ma sempre fresco ed elegante. Di un colore rosso rubino, l’Ornello è caratterizzato da note balsamiche e di caffè tostato che evolvono al palato su sapori di sottobosco. Tutte queste caratteristiche, particolarmente evidenti nell’Ornello 2016, lo rendono perfetto per accompagnare carni, arrosti importanti, salumi e formaggi di media stagionatura.