La denominazione più comune e più famosa della regione Toscana in Italia, la Toscana IGT (Indicazione Geografica Tipica) è diventata il simbolo del vino della modernità italiana. L'IGT Toscana ha permesso ai produttori toscani di liberarsi dei codici precostituiti e di costruire uno stile tutto suo, producendo vini conosciuti a livello mondiale per la loro qualità e audacia, come i grandi Sassicaia, Ornellaia e il Massetto.
L'IGT Toscana copre l'area geografica di tutta la Toscana. Un vino prodotto in IGT Toscana può quindi provenire da qualsiasi paese delle 10 province della Toscana (Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena).
Liberati dai vincoli della DOC (Denominazione di Origine Controllata) e DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), i vini prodotti in Toscana IGT possono essere sia bianchi secchi, che dei rossi dolci o rosé frizzanti, nonostante La Toscana, terra della tradizione vinicola per diversi secoli, sia semmai conosciuta per l'eccellenza dei suoi vini rossi.
L'IGT Toscana ha guadagnato la sua reputazione con il movimento guidato dai produttori italiani che hanno portato avanti la "rivoluzione" dei famosi Superstuscans, iniziata negli anni '60, che ha poi portato alla creazione dell'IGT.
Creato negli anni Sessanta, il sistema delle DOC italiane ha ricevuto all'epoca molte critiche da parte dei produttori italiani, poiché percepite come troppo rigide. In risposta, molti produttori hanno continuato a elaborare i loro vini al di fuori delle regole stabilite dal sistema, creando gradualmente uno stile unico e vini riconosciuti per la loro alta qualità. Di conseguenza, per via di questa libertà. viene inizialmente imposto il vincolo a commercializzare questi vini con l'etichetta "Vino da Tavola", la classificazione più bassa nella gerarchia delle denominazioni italiane. Alla fine degli anni '60, la qualità di alcuni di questi vini ha raggiunto livelli tali che sono diventati gli ormai famosi vini Supertuscnas, rispettati in tutto il mondo, commercializzati con il marchio "Vino da Tavola". Nel 1984, il più famoso rappresentante di questa categoria a parte, il Sassicaia, riceverà la propria classificazione, la DOC Bolgheri Sassicaia.
Bisogna attendere fino al 1992 perché il governo italiano introduca una nuova classificazione con la categoria "Indicazione Geografica Tipica" (IGT). I vini prodotti con la denominazione IGT Toscana devono rispettareun disciplinare che controlla la qualità del vino, assicurando che l'85% delle uve provenga dalla regione Toscana e sia indicato sull'etichetta l'anno della vendemmia, il nome del produttore e la regione di origine.
La denominazione si declina in vini rossi, bianchi o rosati universalmente noti per il loro stile moderno, ciò che ha portato la Toscana a diventare una delle prime regioni esportatrici di vini italiani nel mondo.