La proprietà
Il Domaine Louis Latour è la più grande tenuta vinicola della Borgogna e ha una storia di oltre 200 anni di produzione di vino. Distribuito sui più bei terreni dei Premiers e Grands Crus della Côte de Beaune e della Côte de Nuits, il vigneto di 50 ettari del Domaine Louis Latour dà origine a una gamma di vini di 130 denominazioni, ognuno dei quali esprime con autenticità e raffinatezza le caratteristiche del suo terroir di origine. Dal 1996, il Domaine Louis Latour è attivamente coinvolto nella viticoltura sostenibile.
Il vino
La cuvée più emblematica della tenuta di Borgogna, "Les Quatre Journaux" 2014 d Louis Latour è un vino Romanée-Saint-Vivant Grand cru ottenuto da una parcella di 0,8 ettari situata a pochi metri da Romanée-Conti. Di proprietà della famiglia Latour dal 1898, questo terroir, le cui viti hanno in media 30 anni, si trova nel villaggio di Vosne-Romanée su un terreno composto da argilla ferrosa.
Vinificazione e invecchiamento
La fermentazione alcolica in tini aperti precede la fermentazione malolattica al 100%. Questo vino della Borgogna è stato fatto invecchiare 10-12 mesi in botti di rovere, il 10% delle quali sono nuove.
Assemblaggio
Pinot Nero 100%
Degustazione
Colore
Il vino sfoggia un bel colore rubino.
Olfatto
Ricco e complesso, al naso combina fragranze di ribes e amarena con note di fico fresco e nocciola.
Gusto
Ampia ed espressiva, in bocca sorprende con i suoi aromi di ribes nero, moka, pepe di Séchuan. Al palato è lungo e persistente per tutta la durata della degustazione.
Abbinamento enogastronomico
Il Romanée-Saint-Vivant Grand Cru "Les Quatre Journaux" 2014 di Louis Latour è un accompagnamento ideale per un piatto a base di lepre alla Royale, un parmentier d'anatra al tartufo o un formaggio Cîteaux.
Conservazione
Questo vino di Borgogna può essere conservato fino al 2039-2049 al fine di esprimere tutta la sua gamma aromatica.
Servizio
Per una degustazione ottimale, servire tra i 16 e i 17°C.
The 2014 Romanee St Vivant les Quatre Journaux Grand Cru has a clean and quite pure red cherry, wild strawberry and dried orange peel scented bouquet that will clearly need a couple more years to fully get into its stride. The palate is medium-bodied with quite bold, rounded tannin. There is good weight in the mouth, but where it stumbles is (yet again) towards the finish that comes across as one-dimensional and lacking the sophistication you seek in a Grand Cru, especially one at this price.