Champagne Ayala
Nel 1855, Edmond de Ayala viaggia nella Champagne e fonda con sua moglie, nel 1860, la Maison di Champagne Ayala. Questa è ancora oggi una maison di champagne familiare, che coltiva la sua firma...Mostra di più
Champagne Ayala, prestigio ed eleganza dal 1860
Freschezza, purezza ed eleganza contraddistinguono lo stile di Champagne Ayala, Maison che da più di 150 anni si dedica alla produzione di vini pregiati apprezzati in tutto il mondo.
Dalla Belle Époque ai giorni nostri: la Maison di Champagne Ayala attraverso i secoli
La storia comincia nel 1856 quando Edmond de Ayala, figlio di un diplomatico colombiano, si trasferisce nella Champagne, storica provincia vinicola della Francia, per imparare tutti i segreti del metodo di produzione champenoise. Qualche anno dopo, Edmund de Ayala sposa l’aristocratica Gabrielle d’Albrecht. Grazie alla dote ricevuta con il matrimonio, entra in possesso del castello di Aÿ e dei suoi vigneti e, proprio ad Aÿ, fonda la Maison nel 1860.
Sebbene sin dalla sua fondazione la tenuta si sia imposta come punto di riferimento imprescindibile per il mercato del vino francese, la sua espansione a livello internazionale si deve al fratello minore di Edmund, Fernand. Trasferitosi a Londra nel 1863, Fernand diviene un amico intimo del principe di Galles e riesce a conquistare i membri dell’aristocrazia britannica grazie al sapore unico dei suoi vini.
Durante i decenni successivi, la Maison continua ad incrementare e perfezionare la sua produzione, collocandosi già nel 1920 tra le più prestigiose produttrici di Champagne. Allora fornitrice ufficiale delle corti reali di Spagna ed Inghilterra, comprendeva più di un centinaio di lavoratori.
Gli anni ’20 furono davvero degli anni ruggenti per la tenuta, contribuendo all’incredibile espansione della sua produzione fino alla fine del decennio. Infatti, anche e soprattutto a causa della Grande Depressione, nel 1929 la maison comincia un lento e inesorabile declino che la porta a ridurre sensibilmente il numero di dipendenti e ad essere venduta più e più volte.
La proprietà è stata acquistata nel 2005 da Bollinger, famiglia già conosciuta a livello mondiale per i suoi vini straordinari. Inizia così un periodo di trasformazione per la tenuta, rinnovata completamente sia nei metodi di produzione che nelle équipe e portata a nuovo lustro grazie all’instancabile lavoro della famiglia Bollinger.
Al giorno d’oggi la Maison è tornata all’originario spirito familiare ed impiega solamente una quindicina di persone. Un ruolo fondamentale spetta non solo al direttore Hadrien Mouflard, ma anche al cantiniere Caroline Latrive, enologa che mette la sua maestria al servizio della proprietà fin dal 2006.
Come si risorge dalle proprie ceneri
La Maison di Champagne Ayala vanta oggi uno straordinario patrimonio architettonico che non rappresenta però gli edifici originari, completamente distrutti dalla rivolta dei vignaioli nel 1911. Lo stabilimento venne poi ricostruito sulla base dei progetti di un architetto locale dallo stile decisamente Art Déco che contraddistingue ancora oggi la personalità dell’azienda vinicola.
Il vigneto della tenuta sorge ad Aÿ, comune della Marna, nel Grand Est della Francia, e si estende per circa venti ettari. Il tipico suolo calcareo e sassoso di questa zona vinicola presenta una forte porosità che assicura alle viti un accesso all’acqua costante, particolarmente utile durante le estati calde caratteristiche della regione.
Il clima oceanico temperato permette inoltre alle viti di crescere sane e rigogliose. I vitigni coltivati sono lo Chardonnay, il Pinot Nero (o Pinot Noir) ed il Pinot Meunier, ovvero quelle varietà che tradizionalmente concorrono alla produzione di champagne. Il carattere familiare della proprietà consente un approvvigionamento quasi unicamente su terroir classificati Grand Cru o Premier Cru.
Fiore all’occhiello della Maison sono sicuramente le cantine secolari scavate nella roccia gessosa di Aÿ. Questi sotterranei si estendono per circa due chilometri e vegliano sull’affinamento di quasi 2,5 milioni di bottiglie. Non solo l’affinamento, ma anche tutte le altre fasi dell’elaborazione dei vini come la fermentazione malolattica, il remuage, lo sboccamento, la vestizione ed il confezionamento, vengono interamente eseguite sul posto.
Parole d’ordine: eleganza e delicatezza
Gli champagne della Maison Ayala sono contraddistinti da piacevole freschezza ed eleganza, un basso dosaggio (circa sei grammi per litro) e vinificazioni eseguite esclusivamente in piccoli tini in acciaio inossidabile. Gli equilibrati assemblaggi che lasciano spazio allo chardonnay offrono dei vini incredibilmente precisi e delicati.
Le cuvée più rinomate e prestigiose sono sicuramente la cuvée Brut Nature, la Brut Majeur e la Blanc de Blancs. Lo Champagne Brut Nature, il cui termine “nature” ne sottolinea la purezza data dall’assenza di dosaggio zuccherino, è un vino equilibrato e complesso. Dopo un minimo di 24 mesi di invecchiamento, sprigiona tutta la sua intensità aromatica caratterizzata da note agrumate e sentori iodati.
Allo stesso modo gli agrumi caratterizzano il bouquet aromatico dello Champagne Brut Majeur. Con i suoi 30 mesi di affinamento su lieviti, e altri quattro dopo la sboccatura, rappresenta perfettamente il brut non millesimato. Espressivo, delicato, fresco ed elegante, è sicuramente il vino che più rispecchia lo stile della Maison.
La cuvée Blanc de Blancs, dal canto suo, esprime meravigliosamente tutta la nobiltà dello Chardonnay ricavato dai migliori cru della Côte des Blancs. Grazie ad un dosaggio ridotto e ad una notevole mineralità, questo vino è a dir poco perfetto per accompagnare pietanze gastronomiche ed aperitivi di classe.
Una delle migliori annate in assoluto per la cuvée Blanc de Blancs è sicuramente il 2013. Quell’anno “la produzione ha portato un’abbondanza di uve di altissima qualità con un equilibrio meraviglioso che contribuiscono alla straordinaria complessità di ques’annata”, come sostiene Caroline Latrive.