Nel 1851, a 29 anni, Charles-Camille Heidsieck fonda la propria Maison di Champagne. Uomo pragmatico, egli si concentra sul processo di elaborazione e di maturazione del vino e acquista quarantasette...Mostra di più
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Alla giovane età di 29 anni, Charles Heidsieck fonda la sua maison di Champagne a Reims. Già un anno dopo Charles, si trova negli Stati Uniti, tra i primi a commerciare Champagne a New York. Personificazione del glamour alla francese, il carismatico e sagace imprenditore fa subito furore, rubando il cuore di tutta l’élite newyorkese e guadagnando ben presto il titolo di “Champagne Charlie”.
Vivaci, conviviali e morbide, le cuvée della prestigiosa proprietà della Champagne, Charles Heidsieck, saranno per sempre il riflesso del carismatico fondatore. Appena ventinovenne, Charles Heidsieck fonda la sua maison a Reims, caratterizzandola a sua immagine e somiglianza. Nel 1852, Heidsieck intraprende il suo primo viaggio negli Stati Uniti, all’epoca paese non ancora intaccato dal mercato dello Champagne. Non passa molto tempo che Heidsieck diventa un’icona sociale, un ambasciatore dello Champagne e la personificazione stessa del glamour alla francese. Si guadagna rapidamente i favori della borghesia newyorkese, arrivando a farsi conoscere fino in Louisiana.
Essendo il primo négociant ad aver aperto con successo il mercato USA, diventa ben presto noto con il titolo di “Champagne Charlie”. Questo famoso soprannome si trova ora sulle etichette di uno dei più esclusivi e rari vini della casa, la leggendaria cuvée Champagne Charlie, prodotta nelle annate 1979, 1982, 1983 e 1985. La storia della sua vita è stata perfino trasposta in un biopic del 1989, interpretato da Hugh Grant. Le sue brillanti cuvée sono state inoltre rappresentate alle Esposizioni Universali, ciò che ne ha fatto le bollicine predilette della corona inglese.
Oggi parte del gruppo Rémy-Cointreau, fa parte dell’Olimpo delle grandi maison di Champagne come Laurent-Perrier, Dom Pérignon, Perrier Jouet, Duval-Leroy, Louis Roederer, Deutz, Bollinger, Krug…
Seguendo il tradizionale modello della Champagne, la maison Charles Hedsieck produce vini da 30 ettari di vigne, situate tra i dipartimenti della Marna e di Aube. La proprietà acquista inoltre le uve da viticoltori, con i quali intrattiene rapporti di collaborazione e fiducia da lunghissimo tempo. Una delle istanze che da sempre si situa tra le più importanti della casa è la conservazione del territorio e dell’ecosistema, attraverso una viticoltura altamente sostenibile. La maison è stata certificata HVE (Haute Valeur Environnementale), grazie al suo grande impegno nella preservazione del nutrimento del terreno, nell’agricoltura responsabile e in un sistema di gestione dei rifiuti sostenibile.
Nel 1867 Heidsieck compra delle crayères, un vero labirinto di gallerie scavate nel gesso, risalenti al III secolo a.C. Molte zone della Champagne (in particolare la Côte des Blancs) sono note per i loro substrati di gesso, resti di un’antichissima presenza dell’oceano circa 70 milioni di anni fa. Questo suolo poroso, permette alle radici delle viti di scavare facilmente in profondità alla ricerca dell’umidità necessaria, mentre al contempo l’eccesso idrico viene drenato. Inoltre il gesso è un grande termoregolatore, in grado di offrire alle vigne ridotti sbalzi termici lungo il corso dell’anno. La presenza di fossili di belemniti (molluschi dell’era secondaria) è fonte di acidità per le uve, ciò che dà finezza, freschezza e leggerezza agli Champagne.
Le cave di gesso sono ideali per la conservazione dello Champagne, grazie alla stabilità della temperatura e dell’igrometria al loro interno. Alla maison Charles Heidsieck, 8 km di sotterranei si sviluppano a 30 metri di profondità e vegliano su milioni di bottiglie, che pazientemente attendono di raggiungere la loro maturità. Nel 2015 le cantine di Charles Heidsieck sono state aggiunte al Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Nel 2015 il talentuoso enologo champenois Cyril Brun raggiunge il team tecnico di Charles Heidsieck, dopo 15 anni passati a Veuve Clicquot. Seguendo le orme di Daniel Thibault, Regis Camus e Thierry Roset, lo chef de cave Brun continua a produrre lo champagne della casa nello stile del leggendario fondatore. L’ingrediente chiave, che Brun considera importante come un “quarto vitigno”, è il tempo. Una maturazione particolarmente lunga sulle fecce dona la complessità voluta e ricercata.
Un grande numero di vini di riserva segna la cifra stilistica della casa, che servono all’arte del perfezionamento degli assemblaggi. Una costanza rara ed equilibrata denotano le cuvée non millesimate.
Tra le più notevoli cuvée prodotte, troviamo la 2005, una vendemmia semplicemente magnifica in tutta la Francia. Il Rosé Millésimé 2006, per citarne un altro, perfettamente equilibrato e rotondo, assembla 15 dei 320 cru della Champagne, attentamente selezionati per la loro armonia aromatica. E poi c’è il Brut Réserve.
La straordinaria cuvée Brut Réserve di Charles Heidsieck viene assemblata a partire da 60 cru (ognuno di essi vinificato separatamente), 40% di vini di riserva e 10 anni di invecchiamento su fecce. Una così alta concentrazione di vini di riserva risulta in una complessità elegante e voluttuosa, con aromi di brioche tostata, insieme a frutti a nocciolo maturi e mandorle.
La percentuale altissima di vini di riserva e lo spettro delle annate (8-10 differenti) donano un vino che chiamare sans année è quasi riduttivo, essendo tranquillamente definibile multi-millesimato. A partire dalla fine degli anni ’90 le bottiglie portano in etichetta un’indicazione sull’anno della mise en cave e quindi dell’annata di base – scomparsa per un po’ e poi riapparsa dal 2007.