Delas
Fondata nel 1835, la Maison Delas ha iniziato dal 1996 un rinnovamento qualitativo sotto l'impulso dei nuovi dirigenti e dei numerosi investitori. Il motto è "rimettre l'uomo e il vino al centro...Mostra di più
Delas Frères: verso i due secoli di storia del vino, nella Valle del Rodano
Delas Frères è una tenuta imprescindibile della Valle del Rodano settentrionale, che nel 2015 ha festeggiato i suoi 180 anni. Tramandare e valorizzare sono due parole chiave per raccontare la storia di questo domaine.
Henri e Florentin, i Delas Frères
Siamo a Tournon-sur-Rhône, 20 km a Nord di Valence e 90 km a Sud di Lione. È il 1835 e Charles Audibert e Philippe Delas rilevano la maison de négoce “Junique”, che viene rinominata, prima “Audibert e Dalas”, e poi, quando viene acquisita, negli anni Venti del secolo successivo, dai figli di Philippe, i fratelli Henri e Floretin Delas, “Delas Frères”. Non di solo commercio vive l’impresa di famiglia, che rileva dei vigneti a Châteauneuf-du-Pape e ingrandisce quelli dell’Hermitage.
È a partire da dopo la Seconda Guerra mondiale che Delas Frères inizia un vero periodo di grande sviluppo. Nel 1952 la maison è in grado di esportare vini a Londra, Bruxelles, Amsterdam, Ginevra, e perfino negli Stati Uniti.
Arrivati alla terza generazione di Delas, nel 1960 Michel Delas s’incarica della direzione impresa, il quale si adopera per l’acquisizione di vigneti e lo sviluppo del mercato estero, contribuendo a donare lustro nel mondo all’impresa famigliare.
Delas Frères, le radici affondate nella Valle del Rodano
Dal 1977 inizia una nuova era per Delas Frères, che viene acquisita dalla già partner commerciale Maison de Champagne Deutz. Sarà questo il momento per veder giungere nuove risorse e un consolidato savoir-faire nell’impresa. La sede di produzione viene spostata a Saint-Jean-de-Muzols, vicino a Tournon-sur-Rhône, in prossimità del vigneto di Saint-Joseph
Un nuovo punto di svolta si ha nel 1993 quando Deutz e Delas vengono acquisite dalla famiglia Rouzaud, Groupe Roederer, vedendosi confermare e rafforzare nell’unione di risorse e know how. Tre anni dopo Fabrice Rosset diventa il nuovo direttore di Delas Frères e di Champagne Deutz. È questa l’opportunità di lanciare diversi investimenti e dare il via a lavori sul sito di produzione di Saint-Jean-de-Muzols, in particolare per quanto riguarda la tinaia e la cantina di affinamento. Jacques Grange, direttore tecnico dal 1997, si rivelerà decisivo per il suo apporto nell’elaborazione dei vini, così come sul lavoro del vigneto.
Nel 2006 le radici, già profonde, nella Valle del Rodano vengono consolidate, grazie all’acquisizione di due vigneti sulla denominazione Crozes-Hermitage di 6 e 12 ha nella località di Chassis. Si raggiungono in tal modo i 30 ettari totali di vigneto coltivato da Delas Frères. In questa occasione nuovi lavori vengono avviati, specialmente in vigna con la ricostruzione dei muretti di sostegno nella vigne e il rimpiazzamento di 7.000 piedi mancanti.
I Domaines di Delas Frères
Per quanto riguarda la zona meridionale Delas Frères si affida in particolare agli acquisti fatti presso proprietari che condividono la filosofia di valorizzazione del territorio che contraddistingue la maison. A Nord, invece si concentra sul lavoro dei vigneti nelle AOC (Appellation d’Origine Controllée) della rive gauche.
Il Domaine des Tourettes si trova nell’AOC dell’Hermitage e si estende per 10 ettari, tenuta da cui proviene l’uva per i due grandi vini rossi prodotti dalla società. Due prestigiosi terroir, Les Bessards e le Grandes Vignes, godono di un’esposizione in pieno Sud e dei sottosuoli granitici di questa parte dell’AOC. Il vino Domaine des Tourettes 100% Syrah nel 2009 si va ad aggiungere al celebre vino parcellare Les Bassard. Un vino potente e complesso, non note di frutti neri e spezie. La struttura tannica gli permette di avere un buon potenziale d’invecchiamento. Qui troviamo anche vitigni complementari di Marsanne e di Roussane.
Les Grand Chemins è la tenuta che si estende per 18 ettari sull’AOC Crozes-Hermitage, acquistata nel 2006. Sia in rosso che in bianco, i vini che vengono prodotti su queste terre si caratterizzano per ampiezza, rotondità, equilibrio tra i tannini e la complessità aromatica, oltre a un buon potenziale d’invecchiamento.
L’approccio parcellare di Delas Frères
Per l’importanza data alla valorizzazione del territorio e all’esaltazione delle peculiarità di ogni parcella, Delas Frères oltre allo sfruttamento delle sue proprie vigne, completa la sua produzione di vini con le uve prodotte dalle migliori parcelle di viticoltori-proprietari che condividono la visione di Delas. I vini parcellari vengono elaborati solo nelle annate migliori e mai la produzione supera le poche migliaia (massimo 7.000) di bottiglie.
Sui pendii granitici e scoscesi dell’Hermitage, Bessards si estende per 8 ettari e, a partire dalla bella vendemmia del 1990 e solo nelle annate migliori, dà origine a un vino parcellare, 100% Syrah. Con la sua classe, i suoi sentori di frutti neri e di violetta, la sua bocca fruttata estremamente concentrata, la sua struttura tannica equilibrata, si tratta del vino più famoso e rappresentativo della società.
La selezione parcellare della cuvée Les Clos, viene prodotta esclusivamente con l’uva, 100% Syrah, raccolta da Clos, sulla piana di Chassis, nell’AOC Crozes-Hermitage, per sviluppare la tipicità aromatica di questa zona. Un vino che sviluppa un equilibrio perfetto, con delicatezza, ampiezza e soavità.
Per produrre il Saint-Epine vengono utilizzate soltanto le uve Syrah provenienti dal colle di Sain-Jean de Muzols, nel cuore dell’AOC Saint-Joseph. Dal colore rosso rubino con riflessi violetti il bouquet rivela frutti neri e spezie, rifinite da note minerali e leggermente legnose. La versione in bianco invece è rinata grazie alla bella annata 2014.
Clos Boucher è una cuvée parcellare prodotta esclusivamente dalle uve provenienti dall’AOC Condrieu, vicino al famoso Château Grillet. Questi vini da Viognier risultano dei bianchi complessi e delicatamente aromatici.
Nella punta più settentrionale della Valle del Rodano, si trova l’AOC Côte-Rôtie, da cui proviene la cuvée parcellare La Landonne, 100% Syrah, prodotta per la prima volta nel 1997. Un vino dal profumo complesso, dotato di una struttura tannica densa e setosa, è corposo e pieno.
Tra le annate più amate dalla critica dei vini Delas Frères troviamo: 2017, 2016, 2015, 2012, 2010, 2009, 2007, 2005, 2003, 2001, 1999, 1998 e 1990.
La maison de négoce Delas Frères
Vins de domaine, vins parcellaires e vins de négoce. Per completare il suo fabbisogno di uve Delas Frères si rivolge a vignaioli locali nelle denominazioni di Côte-Rôtie, Condrieu, Saint-Joseph, Crozes-Hermitage e Cornas.
La condivisione è un concetto molto caro a Delas Frères e i viti-vinicoltori partner della società sono legati ad essa da un rapporto di fiducia e mutuo scambio di esperienze. Un’impostazione comune guida le varie fasi tecniche durante l’anno, ma anche un’attenzione particolare per ogni parcella, in modo da garantire l’apporto delle migliori uve.
Il savoir-faire di Delas Frères, dalla vigna alla cantina
Grazie ai grandi lavori iniziati fin dagli anni Novanta, Delas Frères può contare su un processo che vede l’uva, il terroir e l’uomo in primo piano. Su un vigneto dalle forti pendenze, su cui bisogna avere un po’ lo spirito del muratore, il lavoro di ricostruzione dei muretti è stato terminato nel 2015 donando al paesaggio un aspetto caratteristico. Qui tutto il lavoro viene fatto a mano.
I vecchi tini in acciaio sono stati sostituiti con piccoli tini in cemento, della capacità di 85 hl, così da permettere la separazione delle varie parcelle e conservare le singole tipicità, nonché favorire un miglior controllo della temperatura. In cantina di affinamento le vecchie botti sono state rimpiazzate nel 1996 da botti borgognone provenienti da grandi bottati di fama mondiale, come François Frères, Seguin Moreau o Damy, in un’ottica di favorire il vino, ma in modo da non alterare l’equilibrio delle sue proprietà organolettiche.
Nel 2016 Dalas Frères si è rivolta al famoso architetto Carl Fredrik Svenstedt, per un progetto di un ammodernamento della cantina, che si troverà ad esaltare il lato giardino, con la casa e il suo parco, e il lato corte, legato al lavoro di vinificazione, dove delle pedane permetteranno di gettare uno sguardo sul processo di produzione.