Riesling
All’origine di alcuni dei migliori vini bianchi del mondo, il Riesling è un vitigno a bacca bianca originario della Germania e costituisce la maggior parte delle varietà lì coltivate. Il Riesling...Mostra di più
Riesling, il vitigno aromatico dai mille volti
Il Riesling è un vitigno aromatico a bacca bianca, dalla forte acidità, ciò che lo rende perfetto per l’elaborazione di vini da secchi a dolci. Scopriamo i mille volti di questa varietà di uva.
Il Riesling, un grande interprete del territorio
Innanzitutto occorre dire che il Riesling è una varietà che può esprimere il meglio del suo potenziale solamente nei climi freschi o al massimo temperati, su suoli sassosi, di scisti e graniti.
Gli zuccheri tendono a costruirsi lentamente, ciò che permette lo sviluppo di una notevole acidità. Inoltre le piccole dimensioni del grappolo e degli acini e la buccia media lo rendono perfetto per la crescita della muffa nobile, la Botrytis Cinerea. Essa permette a sua volta di elaborare vini a partire dalla famosa Sélection de Grains Nobles (selezione degli acini nobili).
Tutte queste caratteristiche rendono il Riesling un’uva perfetta per l’elaborazione di vini a partire da uve in cui il livello degli zuccheri viene alzato tramite diverse forme di appassimento dei grappoli. Si trovano infatti spesso Riesling provenienti da vendemmie tardive o anche Riesling Eiswein, che è una tecnica tramite cui si lasciano congelare gli acini sulla pianta. La parte acquosa, diventata ghiaccio, viene eliminata quasi completamente, dando una materia prima di partenza concentrata al massimo grado. Questa è una tecnica che viene spesso utilizzata anche in Canada, dove questi vini prendono il nome di Icewine.
A seconda dello stile in cui viene vinificato, il Riesling assume caratteristiche molto differenti, ma questa poliedricità è data anche dalla capacità di quest’uva di riflettere come uno specchio le caratteristiche del terroir da cui ha origine.
Le regioni del Riesling nel mondo
Il Riesling è un vitigno originario della Valle del Reno, in Germania. Esso rimane ancora oggi la varietà di uva più diffusa del paese. Nelle regioni di Mosella, Palatinato, Rheingau, Nahe e Rheinhessen si producono Riesling che possono esprimersi anche in maniere molto diverse, essendo questo un vitigno che si fa grande interprete del territorio.
Al di fuori della Germania la sua seconda patria si trova senza dubbio nella regione francese dell’Alsazia, dove le montagne di Vosges ad ovest proteggono la zona da venti e piogge provenienti dal nord. Qui si trovano straordinarie tenute, famose in tutto il mondo per il livello di expertise raggiunto nella coltivazione ed elaborazione di questo vitigno. Maison Trimbach, Domaine Zind-Humbrecht, Domaine Marcel Deiss, Maison Hugel…
In Italia il Riesling, grande amante dei climi freschi, dona vini eccellenti in Trentino-Alto Adige, in Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Oltrepò Pavese, come anche in Croazia, Slovenia e Ungheria sul resto del Vecchio Continente. Per quanto riguarda il Nuovo Mondo, invece, prodotti altamente qualitativi si trovano in Argentina, Oregon, New York, Australia e Nuova Zelanda.
Dalla vigna alla cantina: vinificare il Riesling
Il Riesling è un’uva che difficilmente viene assemblata insieme ad altre per creare dei blend. Un caso un po’ atipico è dato dai Crémant d’Alsace Blanc de Blancs, che possono essere prodotti a partire da un unico vitigno o con un blend di Pinot Blanc, Riesling, Pinot Gris e Chardonnay. Qui il Riesling ha il compito di portare note vivaci e fruttate estremamente eleganti.
Viene spesso affinato in botti grandi o barrique vecchie, in modo da non lasciare che il legno copra i suoi aromi delicati e preziosi.
Il Riesling ha la capacità di invecchiare straordinariamente bene e anche dopo 10 anni in bottiglia continuerà a regalare momenti di grande finezza e complessità.
Lo stile elegante del Riesling, un vitigno nobile alla prova della degustazione
Un bicchiere di Riesling restituisce un colore giallo paglierino dai riflessi verdastri. La palette aromatica che si sprigiona dal calice è fine e delicata e generalmente richiama la pesca, l’albicocca, gli agrumi e le peculiari note minerali e di idrocarburi.
Se il Riesling proviene da climi freschi avrà note più vicine ai frutti verdi, agli agrumi e ai fiori. Se proviene da climi temperati, gli agrumi e i frutti a nocciolo diventeranno dominanti. Se da giovane punta sulla piacevolezza, l’equilibrio e la facilità di beva, con il tempo si arrivano a percepire aromi di miele, di pane tostato e di petrolio.
La struttura e l’alcol sono moderati. Il tenore alcolico, in particolare, è inversamente proporzionale alla dolcezza e, laddove troviamo i Riesling più dolci, troviamo meno alcol. Polposi, grassi, verticali, questi vini non sono mai aggressivi. La dolcezza di certi vini bilancia ed è bilanciata dall’importante acidità, la quale dona vivacità e freschezza uniche.
Vini Riesling e cibo: un vino duttile e poliedrico
Se si ha una buona bottiglia di Riesling, per esempio d’Alsazia o della Mosella, può venire spontaneo chiedersi come abbinarla a un buon pasto. In verità si tratta di un vino piuttosto duttile, con cui è difficile creare accordi azzardati. L’acidità e la dolcezza che si porta dietro lo rendono in un certo senso un passe-partout.
Non si sbaglia mai, comunque, ad abbinarlo ai sapori del mare: pesce, frutti di mare – gratinati o alla griglia – sushi, sashimi… Anche minestre e carni bianche, così come verdure e antipasti si sposano in maniera eccellente con un Riesling servito alla temperatura di 8-10 gradi, in cui darà il meglio della sua vivacità.
È perfetto insieme a formaggi stagionati e saporiti e crea un abbinamento assolutamente da provare con la cucina speziata asiatica. Thailandese, cinese, giapponese, ma anche piatti piccanti non mettono minimamente in difficoltà un bicchiere di Riesling.